Note biografiche di San Dasio martire (20 Novembre)
Chi era San Dasio?
San Dasio fu un giovane soldato romano cristiano, martirizzato all’inizio del IV secolo per essersi rifiutato di partecipare a un rito pagano considerato offensivo verso la fede cristiana.
Da dove proveniva e in quale ambiente viveva?
Era probabilmente originario della Mesia, una regione che faceva parte dell’Impero Romano (oggi tra Bulgaria e Romania).
Faceva il soldato, come molti giovani dell’epoca, ma dentro custodiva una fede limpida che aveva imparato da altri cristiani della zona.
Com’era il mondo in cui visse?
Erano anni di persecuzione.
La fede cristiana cresceva come brace sotto la cenere, silenziosa e ostinata, mentre gli imperatori romani temevano che mettesse in crisi l’ordine pubblico.
Nelle città di frontiera come Durostorum, il confine era pieno di soldati, altari agli dei, sacrifici e riti popolari in cui la violenza e la superstizione si mescolavano.
Tra queste voci antiche, Dasio scelse la voce nuova del Vangelo.
Quale prova dovette affrontare?
Ogni anno, i soldati della guarnigione celebravano una festa pagana chiamata Saturnalia, durante la quale veniva scelto a sorte un giovane che per alcuni giorni “faceva da re”, e alla fine del rituale veniva sacrificato agli dei.
Quel “re” casuale, quell’ultima vittima, quell’inganno travestito da festa… sarebbe dovuto essere Dasio.
Come reagì davanti a questo?
Dasio rifiutò. Disse che non avrebbe potuto offrire la propria vita a falsi dei, perché apparteneva a Cristo.
Il suo rifiuto fu considerato disobbedienza gravissima e “ateismo cristiano”, come dicevano allora.
Quando i superiori gli dissero che stava andando incontro alla morte, rispose con serena fermezza: «Meglio morire con Cristo che vivere senza verità.»
In che modo affrontò il martirio?
Sottoposto a interrogatorio, confessò la fede senza paura.
Fu infine decapitato attorno al 303-304, durante la persecuzione di Diocleziano.
I cristiani della zona raccolsero il suo corpo di nascosto e conservarono il suo ricordo con profondo rispetto.
Perché è un testimone importante ancora oggi?
Dasio non cercò la gloria, né un gesto eroico.
Semplicemente disse “no” all’ingiustizia e “sì” a Cristo, e quel sì gli costò tutto.
In lui vediamo la fede semplice e coraggiosa di chi non si piega a ciò che è falso solo perché tutti vi partecipano.
Il suo martirio è la storia di un ragazzo che rimane libero anche quando il mondo voleva legarlo.
San Dasio,
che hai preferito la verità al compromesso
e Cristo alla paura,
donaci il coraggio di restare fedeli
quando la fede diventa scelta difficile.
Rafforza i giovani nella speranza,
illumina chi è nel dubbio,
e proteggi chi soffre ingiustizia.
Fa’ che la nostra vita sia una testimonianza
di libertà, di purezza e di amore a Cristo.
Amen.
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Don Franco Mastrolonardo, Maddalena Buttolo
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Testo elaborato con l'ausiolio dell'IA