
Note biografiche di San Celestino I papa (27 Luglio)
Chi era San Celestino I?
Celestino I fu Papa dal 422 al 432 d.C. Originario della Campania, era figlio di un certo Prisco. Poco si sa della sua giovinezza, ma si formò a Roma e fu diacono sotto Papa Innocenzo I. Era noto per la sua rettitudine, il suo zelo pastorale e la sua attenzione alla purezza della dottrina.
Perché è importante nella storia della Chiesa?
Perché fu un Papa che guidò la Chiesa in un periodo difficile, segnato da tensioni dottrinali, invasioni barbariche e grandi cambiamenti. Difese la fede cattolica con forza, soprattutto contro le eresie, e fu un promotore attivo dell’evangelizzazione in Europa occidentale.
Contro quali eresie si batté?
La più famosa fu il nestorianesimo, una dottrina che separava troppo le due nature di Cristo, umana e divina. Celestino prese posizione chiara: convocò un sinodo a Roma, condannò gli insegnamenti di Nestorio e appoggiò il grande teologo Cirillo di Alessandria nel Concilio di Efeso del 431, che proclamò Maria Theotokos (“Madre di Dio”).
Celestino fu anche un missionario?
Non partì lui in missione, ma mandò San Palladio in Irlanda, segnando uno dei primi tentativi organizzati di evangelizzazione dell’isola. Qualche anno dopo, San Patrizio proseguirà quella missione. Inoltre incoraggiò l'evangelizzazione in Gallia (Francia) e nelle isole britanniche.
Come guidava la Chiesa a Roma?
Con decisione e spirito paterno. Riformò la liturgia e il clero, si occupò dei poveri e difese con fermezza l’unità della Chiesa. Scriveva lettere chiare e pastorali, in cui indicava la retta via della fede e correggeva abusi liturgici o dottrinali. Fu anche molto attento a mantenere rapporti con altre Chiese locali.
Come fu la sua fine?
Morì nel 432 d.C., poco dopo la fine del Concilio di Efeso, di cui fu uno dei promotori. Fu sepolto nel cimitero di Priscilla, lungo la via Salaria a Roma. È venerato come santo e Dottore della Chiesa, per la sua fede ferma e il suo servizio alla verità.
Qual è la sua eredità?
Celestino I è ricordato come un difensore deciso dell’identità cristiana. La sua opera fu decisiva per affermare la piena umanità e divinità di Cristo, proteggendo così il cuore della fede. È anche un testimone di come il Vangelo non si ferma mai: manda missionari, scrive lettere, corregge, ascolta, e sempre indica Cristo come centro di tutto.
Cosa ci insegna oggi?
Che la verità e la carità devono andare insieme. Celestino non era un Papa accomodante, ma nemmeno rigido: credeva che l’amore per Cristo passa anche per la custodia della verità. Ci insegna che anche nei momenti difficili, la Chiesa è chiamata ad annunciare e proteggere il Vangelo con coraggio e responsabilità.
O San Celestino,
pastore saggio e fedele,
che hai guidato la Chiesa nei tempi oscuri,
donaci oggi il tuo amore per la verità
e il tuo zelo per il Vangelo.
Aiutaci a riconoscere Cristo vero Dio e vero uomo,
e a camminare nella fede senza compromessi.
Tu che hai mandato la Parola oltre i confini di Roma,
rendi anche noi testimoni coraggiosi della luce di Cristo
nelle periferie del nostro tempo.
Prega per la Chiesa, perché sia madre di unità e custode della fede.
Amen.
Recita
Nina Padovani, Matteo Rocchetta
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