Santi Nereo e Achilleo (12 Maggio)

Note biografiche sui Santi Nereo e Achilleo (12 Maggio)

Chi era San Nereo?
San Nereo era un soldato dell’esercito romano. Insieme al compagno Achilleo, serviva l’impero… ma presto scoprì che il vero Signore da seguire non portava un’armatura né brandiva una spada: era Gesù Cristo.

Cosa sappiamo della sua vita?
Poco, come accade per molti martiri delle origini. Ma la tradizione ci dice che Nereo e Achilleo erano soldati della guardia pretoriana, scelti per la loro forza e fedeltà. Eppure, proprio nel cuore dell’esercito imperiale, qualcosa cambiò.

Come si convertirono?
Secondo gli Atti antichi, ascoltarono l’annuncio del Vangelo e, commossi dalla vita e dalla morte dei cristiani, abbandonarono le armi, professando la fede in Cristo. Scelsero l’obbedienza all’amore di Dio, piuttosto che all’odio delle persecuzioni.

E che ne fu di loro?
Furono arrestati e martirizzati intorno al 304 d.C. sotto l’imperatore Diocleziano, noto per una delle persecuzioni più feroci della storia. La Chiesa li venera come santi martiri già dal IV secolo.

Dove sono venerati?
Le loro reliquie si trovano a Roma, nella basilica dei Santi Nereo e Achilleo, lungo la via Appia. I loro nomi compaiono nel Canone Romano, la preghiera eucaristica più antica della Messa, a segno della grande venerazione che la Chiesa ha per loro fin dagli inizi.

Cosa ci insegnano oggi?
Che la vera forza non sta nelle armi, ma nella libertà interiore di seguire la propria coscienza, anche a costo della vita. Nereo e Achilleo ci ricordano che il coraggio del Vangelo può nascere anche in ambienti ostili, come le caserme di un impero.

San Nereo,
che da soldato dell’impero diventasti servo del Vangelo,
ottienici il coraggio di lasciare ogni arma d’odio
per seguire la via dell’amore.
Insegnaci la fedeltà a Cristo
anche quando costa, anche quando fa paura.
Fa’ che, come te, possiamo combattere
la buona battaglia della fede.
Amen.

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Simone Gini, Lucia Gerini, Zaira Vittiglio

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