Isaia 6,1-8 con il commento di Manuel Semprini



Dal libro del profeta Isaia
Is 6,1-8 

Testo del brano
Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria». Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti». Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato». Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Goldberg Variations. BWV 988-10. Variatio 9 a 1 Clav. Canone alla terza. Kimiko Ishizaka. Diritti Creative Commons. Musopen.org

Meditazione
Manuel Semprini

Meditazione
Davanti al Signore nessuno si sente adeguato o in condizione di porsi al suo livello. Mancano i riferimenti, la prospettiva si apre all’infinito e una vertigine ci assale mentre si fa viva prepotentemente la nostra miseria. Anche il profeta Isaia non si è sentito all’altezza, anzi, il timore l’ha preso fino allo sconforto. Infatti, nell’Antico Testamento vedere Dio equivaleva a morire. Eppure Dio, il “Signore degli eserciti”, non è un re severo e iroso, che punisce ogni affronto togliendo la vita. Egli è sempre un Dio che si fa prossimo, che cerca l’uomo e lo interroga. Non si limita ad agire per suo unico interesse. La sua opera ha bisogno di un interlocutore, di qualcun altro che comprenda quello che vuole per noi, per la nostra salvezza. Per questo, a Isaia, anche se sembra più rivolta a se stesso o ai suoi serafini, pone la domanda: «Chi manderò e chi andrà per noi?”» Dio chiede all’uomo la sua collaborazione.

Anche suo figlio Gesù ci chiede di collaborare al disegno di salvezza. Ce lo chiede e non ce lo impone. Alla chiamata del Signore noi siamo liberi di non rispondere, di nasconderci dietro un muro di silenzio, di riservarci un tempo di riflessione, per ricordare la sua voce e meditare la sua parola. E alla fine possiamo dire di no. Il rifiuto è una possibilità, proprio perché la richiesta non è un ordine. In questo brano, addirittura, la richiesta appare venata da una certa afflizione. Dio si chiede sconsolato chi potrà mai inviare in mezzo a un popolo che, come afferma lo stesso Isaia, ha le «labbra impure», cioè non è degno di annunciare la sua parola salvifica. Non ci sono molte scelte, apparentemente, e allora la suggestione che nasce spontanea è che forse Dio è seduto sul suo trono in attesa di una risposta, del coraggio di un uomo che desideri assumere una missione ad alto rischio.

Quante volte Gesù ci ha ricordato la nostra missione, che alla fine è la stessa di quella di Isaia, ossia l’annuncio della buona novella, in sostanza l’annuncio che il Padre e il Figlio vogliono la nostra redenzione? E quante volte io non ho risposto adeguatamente? Ma la dignità non posso darmela da solo, non può essere frutto semplicemente della mia volontà. È una grazia che viene da fuori, un’offerta che non pretende un contraccambio. Il serafino tocca la bocca di Isaia e il profeta viene purificato, assumendo la dignità per stare al cospetto di Dio e per poter rispondere risoluto: «Eccomi, manda me!». Questa è dunque la mia preghiera: che anch’io possa rispondere sempre al Signore con un sì autentico e fedele.

Isaia: Introduzione Isaia 1,10.16-20 con il commento di Manuel Semprini Isaia 1,10-17 com il commento di Manuel Semprini Isaia 2,1-5 con il commento di Luca Tentoni Isaia 4,2-6 con il commento di Luca Tentoni Isaia 6,1-8 con il commento di Manuel Semprini Isaia 7,1-9 con il commento di Manuel Semprini Isaia 7,10-14 con il commento di Luca Tentoni Isaia 10,5-7.13-16 con il commento di Manuel Semprini Isaia 11,1-10 con il commento di Luca Tentoni Isaia 25,6-10a con il commento di Luca Tentoni Isaia 26,1-6 con il commento di Luca Tentoni Isaia 26, 7-9.12.16-19 con il commento di Manuel Semprini Isaia 29,17-24 con il commento di Luca Tentoni Isaia 30,19-21.23-26 con il commento di Luca Tentoni Isaia 35,1-10 con il commento di Luca Tentoni Isaia 38,1-6.21-22.7-9 con il commento di Manuel Semprini Isaia 40,1-11 con il commento di Luca Tentoni Isaia 40,25-31 con il commento di Luca Tentoni Isaia 41,13-20 con il commento di Luca Tentoni Isaia 42,1-7 con il commento di Manuel Semprini Isaia 45,6b-8.18.21b-25 con il commento di Luca Tentoni Isaia 48,17-19 con il commento di Luca Tentoni Isaia 49,1-6 con il commento di Manuel Semprini Isaia 49,8-15 con il commento di Manuel Semprini Isaia 50,4-9a con il commento di Manuel Semprini Isaia 54,1-10 con il commento di Luca Tentoni Isaia 55,10-11 con il commento di Manuel Semprini Isaia 56,1-3a.6-8 con il commento di Luca Tentoni Isaia 58,1-9a con il commento di Manuel Semprini Isaia 58,9b-14 con il commento di Manuel Semprini Isaia 65,17-21 con il commento di Manuel Semprini

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