Isaia 65,17-21 con il commento di Manuel Semprini



Dal libro del profeta Isaia
Is 65,17-21 

Testo del brano
Così dice il Signore: «Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto».

 

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Goldberg Variations. BWV 988-10. Variatio 9 a 1 Clav. Canone alla terza. Kimiko Ishizaka. Diritti Creative Commons. Musopen.org.

Meditazione
Manuel Semprini

Meditazione
In questi versetti di Isaia emerge un grande coinvolgimento di Dio, ne viene attestata addirittura l’esultanza, la gioia prorompente e soddisfatta, simile a quella che investe l’innamorato quando gode della felicità dell’amato. Dio crea di nuovo Gerusalemme affinché il suo popolo prediletto possa lasciarsi dietro i dolorosi e lunghi anni dell’esilio, al punto da non averne più memoria. Promette ai suoi figli «nuovi cieli e nuova terra»; la stessa promessa che appare in visione a Giovanni nell’Apocalisse: «E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo» (Ap 21,1-2). Ecco, il Signore ci prepara all’incontro con Lui, al banchetto nuziale al quale siamo tutti invitati. E la preparazione passa attraverso il rinnovamento, perché lo stesso Gesù vittorioso e regale, sempre nell’Apocalisse, afferma: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5). È Lui l’uomo nuovo che ci crea nuovamente. Infatti, «se uno è in Cristo, è una nuova creatura» (2Cor 5,17), dice san Paolo. Con il battesimo e con la nostra adesione a Cristo sorgiamo a nuova vita, quanto vediamo e sentiamo si trasfigura sotto una luce che tutto fa risplendere. Lasciamo le tenebre per immergerci nella Luce. Abbandoniamo gli errori del passato per godere delle gioie future.

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