Isaia 11,1-10 con il commento di Luca Tentoni



Dal libro del profeta Isaia
Is 11,1-10 

Testo del brano
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Goldberg Variations. BWV 988-10. Variation 9 a 1 Clav. Canone alla terza. Kimiko Ishizaka. Diritti Creative Commons. Musopen.org

Meditazione
Luca Tentoni

Meditazione
Oggi per noi valgono le parole di Sofonia 2,3: «Cercate il Signore, voi tutti umili della terra, che mettete in pratica i suoi comandamenti! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell’ira del Signore». Quale sarà dunque il nostro rifugio sicuro? Appartenere al popolo degli umili, perché Dio dà grazia soltanto a loro: «Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili» (1Pt 5,5). Ecco come collocare questo brano di Isaia: «Prenderà decisioni eque per gli umili della terra». Umiltà connessa con terra ed equità. Umile deriva da humus, “terriccio”. Nel Vangelo leggiamo una splendida beatitudine: «Beati gli umili perché erediteranno la terra». Potrebbe essere questa la decisione equa, giusta. Nella storia le maggiori ingiustizie sono nate quando i poveri venivano es-propriati della propria terra. Quindi cosa c’è di più umile e fragile di un virgulto germogliante dalla terra? Nel libro della Genesi leggiamo che Dio forma l’uomo (Adam), inteso come persona umana, dalla polvere della terra (adamah). Gesù è il nuovo Adamo. La terra presa è rossiccia. Il richiamo va al termine “rosso” (adom), il quale in ebraico indica anche il colore del sangue. Un sangue fecondo che irriga le vicende umane portando nuova vita e quindi nuove speranze. Ecco allora il «germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore». La genealogia ben rappresentata da Matteo da Gualdo, nella tavola del 1497 dal titolo Albero di Jesse (opera conservata nel museo di Gualdo Tadino, in Umbria), in cui la conclusione (e ovviamente l’inizio) è Dio. Il momento cruciale dell’opera è il sì di Maria. Un nota al brano. La ripresa avviene a partire dalla «radice di Jesse», non da quella di Davide: ciò significa che il nuovo re non si colloca sulla linea di quelli che si sono succeduti storicamente sul trono davidico, dove l’umiltà e la giustizia sono state smarrite da tempo, anzi rappresenta una realtà totalmente nuova, con la quale viene portato a compimento il progetto divino espresso nella vocazione di Davide. «Un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore». Celebriamo questo momento come tempo unico e particolare. Questa è la speranza a cui siamo aggrappati, soprattutto in momenti difficili, quindi il tempo come dono, da vivere e non solo di pura attesa, attraverso la preghiera, affinché lo Spirito mi/ci illumini e renda fecondo ogni giorno che ci separa da Lui. 

Potete trovare l'opera "L'albero di Jesse" di Matteo da Gualdo su www.preg.audio/web-app

 

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