1Corinzi 15,35-37.42-49 con il commento di Edoardo Bianchini



Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
1Cor 15,35-37.42-49 

Testo del brano
Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale. Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Aaron Kenny. Beneath the Moonlight. Diritti Creative Commons

Meditazione
Edoardo Bianchini. Recita Nicolò Bianchini

Meditazione
L’esempio del seme ci permette di intuire il mistero della resurrezione. Il frutto che verrà non ha nulla del seme, non ne ha le sembianze, non ne ha la forma o il colore, ma non è altro dal seme. Ciò che è tratto dalla terra è corruttibile e così è per Adamo, che dalla terra è stato tratto, ed è divenuto essere vivente, ma non così di Cristo che è spirito datore di vita. Lui è la Primizia. Il primo di tanti. Dei rinati dal Battesimo. E se c’è una Primizia c’è anche un raccolto.

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