1Corinzi 1,26-31 con il commento di Marianna Pascucci



Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi
1Cor 1,26-31

Testo del brano
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, “chi si vanta, si vanti nel Signore”.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Aaron Kenny. Beneath the Moonlight. Diritti Creative Commons

Meditazione
Marianna Pascucci

Meditazione
Spesso e volentieri viene spontaneo domandarsi perché i messaggeri scelti da Dio sono persone semplici, come i bambini (ad esempio i tre pastorelli di Fatima) o giovani privi di istruzione, o abitanti di zone sperdute o economicamente arretrate. La loro affidabilità è sempre incerta e la loro abilità nel comunicare molto limitata, eppure Dio, così facendo, non soltanto mostra coerenza con la scelta fatta del Salvatore, ma manifesta visibilmente la sua infinita potenza. La parola di Dio viene proclamata in maniera persuasiva da coloro che non hanno voce; per questo motivo queste persone si sentivano attratte da un messaggio fortemente incentrato sulla potenza incarnata nella debolezza (Cfr. 2 Cor 12,9) rappresentata da un salvatore crocifisso che dava finalmente un senso alla loro vita. Papa Francesco richiama, oggi più che mai, questo messaggio, e cioè che Dio lo possiamo incontrare negli ultimi, nei sofferenti, nei malati, nei poveri ed è proprio attraverso di loro che sceglie di portarci un messaggio e di rivelare la sua Parola. Allora aiutaci Signore, a divenire strumenti efficaci del tuo piano salvifico, promuovendo una Chiesa che, plasmata a partire dalla periferia, metta i poveri e gli ultimi davanti a tutto, che sia itinerante, materialmente semplice e che viva della dolce gioia dell’evangelizzazione.

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