Atti degli Apostoli 15,22-31 con il commento di Paola Magnani

Dagli Atti degli Apostoli
At 15,22-31 

Testo del brano
In quei giorni, agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!». Quelli allora si congedarono e scesero ad Antiòchia; riunita l’assemblea, consegnarono la lettera. Quando l’ebbero letta, si rallegrarono per l’incoraggiamento che infondeva.

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
J.S.Bach. Orchestral Suite No.3 in D Major BWV 1068. Air on the third String. Diritti Creative Commons. Musopen.org

Meditazione 
Paola Magnani

Meditazione
Al centro del brano di oggi c’è un inciso che balza agli occhi: «tutti d’accordo». Mi colpisce perché ricordo, dalla lettura del brano di ieri, quale accesa discussione abbia condotto a tale unanimità e quale sia stato l’argomento che l’ha permessa: l’accordo perfetto tra la condotta di Pietro, Paolo e Bàrnaba e la Parola di Dio. Da questa pericope però siamo invitati a fare un passo avanti nella comprensione del modo di muoversi e di progredire della Chiesa, che non solo approva quanto si accorda con ciò che è scritto nella Bibbia, ma di essa sceglie di seguire le pagine più profetiche, spinta dal soffio dello Spirito. Ecco perché nella lettera che i capi della Chiesa da Gerusalemme inviano ad Antiòchia viene scritto «è parso bene allo Spirito Santo e a noi»: perché quegli uomini sanno bene che da soli non avrebbero avuto il coraggio di intraprendere una strada così nuova, da portare lontano dalle certezze della pratica religiosa ebraica, la loro, anzi, la stessa radice religiosa di Gesù. La nuova strada intrapresa dai capi della Chiesa ispirati dallo Spirito Santo li spinge a moltiplicare lo sforzo missionario, affiancando Paolo e Bàrnaba con nuovi compagni di evangelizzazione, Giuda e Sila, ma anche ad allargare lo sguardo a nuovi territori da guadagnare alla fede o in cui consolidarla, come la Siria e la Cilicia: ne nasce un rinnovato fervore tra gli stessi discepoli della prima ora di Gerusalemme e una grande fiducia e speranza tra i nuovi discepoli di Antiochia. Essi si sentono incoraggiati nel cammino di fede iniziato, nonostante la lettera ricevuta sia scarna ed essenziale, perché si sentono seguiti dalla cura premurosa degli apostoli e sentono di far parte dello stesso corpo. È l’essenza della Chiesa, che è “una , santa, cattolica e apostolica”, come la definiamo ogni volta che pronunciamo il Credo: è proprio questo essere una sola cosa, saldamente radicata in Gesù tramite gli Apostoli e proiettata a livello globale (potremmo quasi tradurre così l’aggettivo “cattolica”!) che le permette di affrontare le sfide della storia con fiducia. Ma è solo il suo essere spinta dallo Spirito che le permette di percorrere strade ignote, di rinnovarsi per andare incontro agli uomini di tutti i tempi. Ricordando sempre le ultime parole di Gesù: «ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».