Lettera ai Romani 8,1-11 con il commento di Simona Mulazzani



Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani
Rm 8,1-11 

Testo del brano
Fratelli, ora non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
A.Fulero. Final Reckoning. Licenza della raccolta audio di YouTube

Meditazione
Simona Mulazzani

Meditazione
Spezzati dal dualismo, da una divisione che destabilizza, ma che per troppo tempo ha fatto parte delle nostra cultura, che tende a separare: i buoni dai cattivi, i lupi dagli agnelli, i santi dai peccatori, e potremmo andare avanti all’infinito. Quante volte leggendo il brano evangelico “del padre misericordioso”, malamente semplificato come brano “del figliol prodigo”, abbiamo provato ad indossare i panni di uno dei due figli, sperando di essere il migliore dei due. Oppure quante volte abbiamo sperato di essere il servo a cui venivano dati più talenti e che li faceva fruttare meglio. Ad una prima lettura questo brano parrebbe condurre in quella direzione: chi è in Cristo Gesù vive secondo lo Spirito, poi ci sono gli altri, che vivono secondo la carne. I primi tendono alla vita e alla pace, gli altri alla morte. Se fosse così, tutti vorremmo essere nel primo gruppo, come quando “si fanno le cappe” in un campetto di calcio e i giocatori sperano sempre di finire nella squadra dei forti. Ma, perché c’è un grande ma, il dualismo della superficie si sbriciola ad una lettura più attenta. Gesù è stato mandato dal Padre “in una carne”, ha accettato di entrare nella storia contaminata dal peccato che ci rende fragili e incompleti. Si è fatto uomo per condannare il peccato dell’uomo stesso. E per liberarci dal peccato ha accettato di essere crocifisso. Lui che poteva essere solo spirito è diventato carne, ossa, muscoli, pelle, pianto e sorriso. Su quella croce che unisce il piano umano orizzontale a quello trascendentale verticale non c’è più spazio per facili dualismi e divisioni. E allora l’essere inchiodato di Gesù sulla croce è ciò che dà a noi la possibilità di essere insieme il figlio che torna e il figlio che resta, il servo a cui vengono affidati tanti talenti ma anche quello che ne ha uno solo e lo gestisce pure male. Quanto è liberante.

Lettera ai Romani: Introduzione Lettera ai Romani 1,1-7 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 1,16-25 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 2,1-11 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 3,21-30a con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,1-8 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,13.16-18 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,20-25 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 5,12.15b.17-19.20b-21 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 6,12-18 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 6,19-23 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 7,18-25a con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,1-11 con il commento di Simona Mulazzani Romani 8,12-17 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,18-25 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,26-30 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,31b-39 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 9,1-5 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 11,1-2a.11-12.25-29 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 11,29-36 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 12,5-16 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 13,8-10 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 14,7-12 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 15,14-21 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 16,3-9.16.22-27 con il commento di Paolo Antonini

Scarica la nostra App su