Lettera ai Romani 7,18-25a con il commento di Simona Mulazzani



Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani
Rm 7,18-25a 

Testo del brano
Fratelli, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
A.Fulero. Final Reckoning. Licenza della raccolta audio di YouTube

Meditazione
Simona Mulazzani

Meditazione
Una lotta impari che, se dovessimo combattere da soli, non ci vedrebbe vincitori. «Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me». Anche quando ci sentiamo amorevoli, benevoli, non sfuggiamo da questo sgradevole compagno di viaggio, che offusca l’orizzonte ed è pessimo consigliere. Non è difficile imbattersi in esempi concreti della battaglia. Sempre di più siamo portati a dividere buoni e cattivi, e chiaramente la parte dove pensiamo di stare è sempre quella di coloro che fanno il bene. Le divisioni, arma preferita dal diavolo per soggiogare la nostra intelligenza, sono diventate all’ordine del giorno. La “nostra” parte è sempre la migliore, quella scevra da pensieri torbidi e maliziosi. Spesso ci ergiamo a difensori di valori, salvo contraddirci un attimo dopo criticando aspramente e insultando chi ha osato non essere d’accordo. Ecco che allora questo brano, antico e sempre nuovo, ci offre una via di comprensione. Bene e male convivono in noi, anzi il bene non abita in noi, ma solo il suo desiderio, nostalgia del Bene da cui siamo stati plasmati. In noi abita il peccato, capace di soggiogarci, al punto da farci pensare di operare il bene. Ma se ci ascoltiamo attentamente scopriamo che divisioni e discordie sono il sintomo di una grande infelicità, che non ci abbandona neanche quando abbiamo vomitato addosso a qualcuno tutta la nostra rabbia. L’unica via possibile di liberazione è il volto di Gesù, che per amore dell’unità, si è fatto inchiodare ad una croce.

Lettera ai Romani: Introduzione Lettera ai Romani 1,1-7 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 1,16-25 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 2,1-11 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 3,21-30a con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,1-8 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,13.16-18 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 4,20-25 con il commento di Christian Montanari Lettera ai Romani 5,12.15b.17-19.20b-21 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 6,12-18 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 6,19-23 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 7,18-25a con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,1-11 con il commento di Simona Mulazzani Romani 8,12-17 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,18-25 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,26-30 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 8,31b-39 con il commento di Simona Mulazzani Lettera ai Romani 9,1-5 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 11,1-2a.11-12.25-29 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 11,29-36 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 12,5-16 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 13,8-10 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 14,7-12 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 15,14-21 con il commento di Paolo Antonini Lettera ai Romani 16,3-9.16.22-27 con il commento di Paolo Antonini

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