Lettera ai Romani 3,21-30a con il commento di Christian Montanari

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 3,21-30a 

Testo del brano
Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù. Dove dunque sta il vanto? È stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede. Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge. Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è Dio.

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
A.Fulero. Final Reckoning. Licenza della raccolta audio di YouTube

Meditazione
Christian Montanari

Meditazione
Che meraviglia lo strabordare dell’amore di Dio per ciascuno di noi!!! Come ogni buon padre, Lui che è Padre di ogni donna e di ogni uomo ci ha fatto il dono della Legge, per darci uno strumento per camminare lungo la sua strada, per tornare a Lui, per permetterci di “riappropriarci” di quella divinità a immagine della quale siamo stati creati. Poi forse deve essersi reso conto che qualcosa non ha funzionato, che non eravamo capaci di far fruttare quel bellissimo dono della Legge. A questo punto Lui che ha fatto? Invece di “mandarci tutti a quel paese” ci ha fatto un dono ancora più grande: “indipendentemente dalla Legge” ci ha donato direttamente suo figlio Gesù Cristo, è Lui “la giustizia di Dio”.. ma facciamo attenzione, non la giustizia del tribunali come noi la conosciamo, ma la giustizia che è capace di renderci “giusti”, appunto di giustificarci (farci-giusti) “gratuitamente per la sua grazia”. A noi è chiesto solo di aprire le mani (e con esse il cuore e la mente o, se volete, tutto di noi, tutta la nostra vita) per accogliere questo dono.. ci è chiesto solo di fidarci, di aver fede in Lui, in Gesù Cristo. Lui che si è fatto strumento di “espiazione”.. e anche qui bisogna fare attenzione, perché non è nel senso pagano di “fare un sacrificio” per placare un dio, ma è Dio stesso che “espia” nel senso che “copre” ciò in cui manchiamo. Mi piace l’idea di pensare che lo copra con un terreno fertile sul quale possa rifiorire un nuovo giardino, perché poi di fatto è quello che Dio fa ogni giorno, donandoci cieli e terre nuove, donandoci una vita nuova. E questo immenso dono di Dio è per tutti..