1Re 17,7-16 con il commento di Erika Guidi



Dal primo libro dei Re
1Re 17,7-16

Testo del brano
In quei giorni, il torrente nei cui pressi Elìa si era nascosto si seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ a Sarèpta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarèpta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elìa le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elìa; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elìa.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Meditazione
Erika Guidi

 

Meditazione
Elia segue la parola del Signore a va a Sarèpta dove chiede da bere e da mangiare ad una vedova molto povera. La vedova risponde ad Elìa con scoraggiamento dicendo: “Non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo”.  La donna ha perso ogni speranza. Elìa invece la invita a preparargli una focaccia, perché il Signore non farà diminuire né l’olio, né la farina. La donna ha fede nella parola del Signore e fa ciò che ha detto Elìa. Nei momenti bui della nostra vita quando sembra non esserci via d’uscita l’unica strada che porta alla speranza vera è la fede nel Signore e nella sua Parola. Con questa fede questa donna è pronta a donare tutto ciò che ha. Ci ricorda che donando tutto al Signore, in cambio si ottiene il centuplo, come ci ha insegnato Gesù. Quando per fiducia nel Signore gli diamo tutti noi stessi, allora guadagniamo sicuramente la vita per sempre. Inoltre qui sia Elìa che la donna sono due poveri, che non hanno da mangiare, ma la condivisione fa sì che riescano a mangiare tutti. La strada che porta al bene per tutti è condividere. L’egoismo, il tenere stretto, l’avere paura di essere derubati da chi per bisogno è venuto qui da paesi lontani non porta al bene per nessuno. 

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