Genesi 3,9-24 con il commento di Daniele Missiroli



Dal libro della Genesi
Gn 3,9-24 

Testo del brano
Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà». All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!». L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi. Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì. Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!». Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.

 

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Lorenzo Tempesti. Maramore. www.suonimusicaidee.it.Licenza gratuita

Meditazione
Daniele Missiroli

Meditazione
«Uomo dove sei?». È la risposta di Dio alla mia caduta. Mi chiede dove sono finito, cosa sto coltivando di me, di cosa mi sto nutrendo; “torna in te, torna sul sentiero che ti realizza, che fa di te chi devi essere!”. Il suo grido di Padre. Ma è anche il mio grido, che mi riecheggia nelle viscere, quando mi sveglio dal torpore che mi porta il deragliamento, quando mi accorgo di aver sbagliato rotta; mi si gela il sangue, mi sale il brivido della consapevolezza; cerco di scacciare il pensiero, di non rimanere schiacciato dal mio errore.. cerco conforto, dentro di me, ingannandomi; oppure in qualcuno fuori che mi possa blandire la pillola amara del mio sbaglio; oppure nella distrazione, nel divertimento, che dicono sempre un andare altrove, perché stare nel mio sbaglio mi fa male. Ho conosciuto il bene e il male. Adam, Uomo, si è nascosto: «ho avuto paura perché sono nudo». Risponde parlando della conseguenza, non riesce a dirgli la sua consapevolezza. Lo faccio anch’io, sempre. E qui viene facile proiettare l’immagine giudicante in Dio: mi aspetto che mi rimproveri, mi aspetto che si senta irriso dalla mia nudità, bestemmiato! È la mia la vergogna, il mio il giudizio. Al suo avvedersi pacato dell’infrazione, io subito rimprovero l’altra, o l’altro. Scarico. Non riesco a sopportare. E l’altro/a scarica a sua volta, sul serpente, quel moralizzatore interiore che abbiamo conosciuto già, alla pagina precedente. E Dio accoglie questa versione. E lo maledice, lo lega, nel significato originario del verbo ‘arar; come fosse un incantesimo, quel serpente sarà in eterna lotta con l’umano. Poi si rivolge alla donna, e le svela un destino non facile, il dolore e la passione. Noi siamo sempre tentati di leggerla come punizione di Dio.. Ma se fosse una mera constatazione? Non è Dio che dice: “se metti la mano sul fuoco ti brucio!”, ma nel dire “Non mettere la mano sul fuoco, te ne bruceresti!” Dio prevede già la conseguenza. E quando si realizza è ineluttabile. Il male ha come ricompensa il male. Il bene genera bene. All’Adam svela il dolore del lavoro, un lavoro che l’umano si era appena trovato al tempo del racconto, quella rivoluzione agricola che ne aveva fatto non più un libero viandante per la terra, ma un sedentario, legato alla produzione, domatore di piante e animali, riproduttore di alcune specie di semi e bestie. Sembra che il modo di vivere legato alla fatica e alla passione non sia alienabile. L’autore si chiede: perché? Perché io umano non posso vivere come i gigli del campo, come gli uccelli del cielo? Perché devo vestire pelli, faticare e ammassare? Perché ho mangiato della conoscenza? Perché ho imparato, come Dio, cosa è il bene e il male? Perché conosco il tempo e l’incessante suo scorrere e questo mi affanna e mi angoscia?  

Genesi 11,1-9 con il commento di Daniele Missiroli Genesi: Introduzione Genesi 1,1-19 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 1,20-2,4a con il commento di Daniele Missiroli Genesi 2,4b-9.15-17 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 2,18-25 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 3,1-8 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 3,9-24 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 4,1-15.25 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 6,5-8;7,1-5.10 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 8,6-13.20-22 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 9,1-13 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 12,1-9 con il commento di Andrea Parato Genesi 13,2.5-18 con il commento di Andrea Parato Genesi 15,1-12.17-18 con il commento di Andrea Parato Genesi 16,1-12.15-16 con il commento di Andrea Parato Genesi 17,1.9-10.15-22 con il commento di Andrea Parato Genesi 17,3-9 con il commento di Eugenio Festa Genesi 18,1-15 con il commento di Andrea Parato Genesi 18,16-33 con il commento di Andrea Parato Genesi 19,15-29 con il commento di Andrea Parato Genesi 21,5.8-20 con il commento di Andrea Parato Genesi 22,1-19 con il commento di Andrea Parato Genesi 23,1-4.19; 24,1-8.62-67 con il commento di Andrea Parato Genesi 27, 1-5.15-29 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 28,10-22a con il commento di Melania Marcatelli Genesi, 32,23-33 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 37,3-4.12-13a.17b-28 con il commento di Eugenio Festa Genesi 41,55-57;42,5-7a.17-24a con il commento di Eugenio Festa Genesi 44,18-21.23b-29;45,1-5 con il commento di Eugenio Festa Genesi 46,1-7.28-30 con il commento di Eugenio Festa Genesi 49,2.8-10 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 49,29-33;50,15-26a con il commento di Eugenio Festa

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