Genesi 19,15-29 con il commento di Andrea Parato



Dal libro della Genesi
Gn 19,15-29 

Testo del brano
In quei giorni, quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città di Sòdoma». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». Ma Lot gli disse: «No, mio signore! Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. Ecco quella città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù – non è una piccola cosa? – e così la mia vita sarà salva». Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. Presto, fuggi là, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Soar. Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Lorenzo Tempesti. Maramore. www.suonimusicaidee.it. Licenza gratuita

Meditazione
Andrea Parato

Meditazione
Partiamo dalla fine: Dio si ricorda del dialogo con Abramo, che gli chiedeva di non distruggere Sòdoma se vi avesse trovato anche solo cinque giusti, e Dio salva Lot. Si ricorda di Abramo, ma non guarda indietro. Lot fugge dalla città che in questo racconto rappresenta il male. Forse non vorrebbe lasciare la città, la sua vita, le sue abitudini. Per questo viene invitato con un gesto che trovo molto bello: viene preso per mano. A volte per cambiare, per salvarci, ci vuole qualcuno che ci prenda per mano e che ci dia una forte raccomandazione: non guardare indietro, non fermarti! Lot fugge dalla distruzione con la famiglia e poche cose, e si rifugia a Soar, città il cui nome richiama il termine “piccola cosa”. Mi chiedo se in questa economia di salvataggi e distruzioni Lot abbiamo avuto veramente solo paura, o non abbia piuttosto voluto contribuire a salvare comunque il salvabile, a proteggere una piccola città quando, sfacciato come lo zio, disobbedisce all’ordine di fuggire sul monte e chiede di cambiare il piano divino. E proprio il cambiamento credo sia una delle parole chiave di questo passaggio biblico. Alla luce del cambiamento, infatti, provo a guardare la moglie di Lot, che conosce la raccomandazione di non voltarsi indietro, eppure.. È troppo curiosa? Disobbediente? O forse è troppo attaccata alla sua vita e a quello che possiede e che non vuole lasciare. Non sa accettare il cambiamento e diventa immobile e immemore. Nel Vangelo di Luca, anche Gesù parla di quando verranno i «giorni del Figlio dell’Uomo» e raccomanda: «ricordatevi della moglie di Lot»: quando arriva il momento, non guardare indietro, non tornare indietro! Un monito sempre attuale, perché se il Regno di Dio è già in mezzo a noi, allora è già il tempo di andare avanti, di cambiare. Se i nostri sono tempi di cambiamenti, a nulla vale pietrificarsi rimpiangendo il tempo passato: occorre fare un passo avanti, e poi un altro.

Genesi 11,1-9 con il commento di Daniele Missiroli Genesi: Introduzione Genesi 1,1-19 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 1,20-2,4a con il commento di Daniele Missiroli Genesi 2,4b-9.15-17 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 2,18-25 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 3,1-8 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 3,9-24 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 4,1-15.25 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 6,5-8;7,1-5.10 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 8,6-13.20-22 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 9,1-13 con il commento di Daniele Missiroli Genesi 12,1-9 con il commento di Andrea Parato Genesi 13,2.5-18 con il commento di Andrea Parato Genesi 15,1-12.17-18 con il commento di Andrea Parato Genesi 16,1-12.15-16 con il commento di Andrea Parato Genesi 17,1.9-10.15-22 con il commento di Andrea Parato Genesi 17,3-9 con il commento di Eugenio Festa Genesi 18,1-15 con il commento di Andrea Parato Genesi 18,16-33 con il commento di Andrea Parato Genesi 19,15-29 con il commento di Andrea Parato Genesi 21,5.8-20 con il commento di Andrea Parato Genesi 22,1-19 con il commento di Andrea Parato Genesi 23,1-4.19; 24,1-8.62-67 con il commento di Andrea Parato Genesi 27, 1-5.15-29 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 28,10-22a con il commento di Melania Marcatelli Genesi, 32,23-33 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 37,3-4.12-13a.17b-28 con il commento di Eugenio Festa Genesi 41,55-57;42,5-7a.17-24a con il commento di Eugenio Festa Genesi 44,18-21.23b-29;45,1-5 con il commento di Eugenio Festa Genesi 46,1-7.28-30 con il commento di Eugenio Festa Genesi 49,2.8-10 con il commento di Melania Marcatelli Genesi 49,29-33;50,15-26a con il commento di Eugenio Festa

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