5.Madre e sorella (Pillole di Chiara)



Testo del brano
Ho accettato il titolo di abbadessa perché allora non era possibile superare completamente lo schema monastico benedettino, che costituiva il modello di vita dominante per la vita religiosa femminile, però non volli mai essere chiamata abbadessa. Desideravo che le sorelle mi sentissero come una madre e così chiesi di essere chiamata. Essere madre l’ho percepito come un’estensione dell’essere sorella: nessuna supremazia o segno di potere, anzi se c’era una supremazia era quella dell’essere serva di tutte, cosicché le sorelle sentissero tanta familiarità nei miei riguardi, da parlarmi e trattarmi come le signore con la propria serva, come ho scritto nella Regola. E così mi prendevo il privilegio di fare i lavori più faticosi e sgradevoli per risparmiare le sorelle, ma prima di tutto di amarle, generarle e nutrirle nella fede, sull’esempio della Vergine Maria. E questo non solo con le mie sorelle, ma anche con quanti il Signore poneva sul mio cammino e affidava alla mia preghiera.

Frate Tommaso da Celano, che ha scritto la mia biografia, ha raccontato che «non soltanto amai le anime delle mie figlie, ma anche servii i loro fragili corpi con una grande attenzione di carità. Infatti spesso, durante il freddo della notte, coprivo quelle che dormivano ed ebbi riguardo per le invalide. Se qualcuna era turbata da una tentazione, se qualcun’altra, come può accadere, era presa da una mestizia, in segreto, le chiamavo a me, e con lacrime le consolavo. E mi mettevo ai piedi delle sofferenti per alleviare con carezze materne la forza del dolore». Beh, questo devono averglielo raccontato le mie sorelle con tanta benevolenza nei miei confronti, e di questo ringrazio il Signore. Il fatto è che mi sentivo un corpo solo con tutte le sorelle, e non solo con quelle che vissero con me a San Damiano, ma anche con quelle che sarebbero venute, perché ebbi la certezza che questa esperienza di vita avrebbe gemmato in tante città e paesi, come per esempio avvenne a Praga, dove una principessa, figlia del re di Boemia, decise di aprire un monastero ispirato a quello di San Damiano, e per questo mi scrisse per ricorrere al mio consiglio, ma di questo ti racconterò la prossima volta.

Recita
Suor Nella Letizia Castrucci

Musica di sottofondo
www.soundscrate.com

Immagine
Icona di Santa Chiara scritta da Suor Maristella, Suor Laura e Suor Cristiana

Scarica la nostra App su