2.Chiara e Francesco (Pillole di Chiara)



Testo del brano
Definisco Francesco come mio “piantatore”, perché io mi ritengo la sua “pianticella” nel campo della Chiesa. Per tutti però Francesco è l’alter Christus, l’altro Cristo: chi l’avrebbe mai detto verso la fine del 1100 e i primi del 1200, quando tutti ad Assisi lo conoscevano come il re delle feste… Eh sì, all’epoca era un ragazzo eccentrico, amante della bella vita, un “vitellone”, si direbbe a Rimini: lo sapevano tutti, anch’io, che all’epoca, ero poco più che una bambina. 

Perciò, non si poté che rimanere basiti quando vedemmo che a 25 anni la sua vita e il desiderio di diventare cavaliere mutarono radicalmente, al punto da portarlo a una rottura totale con il padre, che gli chiese indietro tutti i beni, e lui si spogliò anche dei suoi vestiti sulla piazza del Duomo davanti al Vescovo e a tutta la città. Io sbirciai la scena dal mio palazzo e pensai che quel ragazzo non era affatto diventato matto, come dicevano in tanti, ma doveva aver trovato la chiave di volta della vita, che anch’io stavo cercando. Per questo, dopo qualche tempo, volli incontrarlo e andai a parlargli più volte. La sua parola, unita alla sua testimonianza di innamorato di Cristo, mi spinse al grande passo di lasciare la casa paterna durante la notte della domenica delle Palme del 1211 e di andare alla Porziuncola per donarmi tutta al Signore. Francesco mi tagliò i capelli e mi rivestì del saio grezzo che aveva scelto per sé e per i suoi frati, e mi portò poi, dopo qualche tempo, a San Damiano, là dove il Crocifisso gli aveva parlato.

Francesco continuò a farmi sentire la sua vicinanza, seppure tanto centellinata, ma era comprensibile, visto che la famiglia nel frattempo si era molto allargata. Lui peregrinava per ogni dove e io restavo in quel piccolo chiostro di San Damiano, ma eravamo sempre di sostegno l’uno all’altro e, insieme ai nostri fratelli e sorelle, eravamo di sostegno alla Chiesa e a ogni uomo, che ancora oggi viene ad Assisi per attingere a quella scintilla dell’amore di Dio che sprigiona dalle nostre vite. Eh sì, chi l’avrebbe detto allora…

A San Damiano sono rimasta 42 anni, ma di questo ti parlerò la prossima volta.

 

Recita
Suor Nella Letizia Castrucci

Musica di sottofondo
www.soundscrate.com

Immagine
Icona di Santa Chiara scritta da Suor Maristella, Suor Laura e Suor Cristiana

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