Efesini 1,1-10 con il commento di Stefano Gazzoni



Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Ef 1,1-10 

Testo del brano
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono a Èfeso credenti in Cristo Gesù: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra.

 

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Facile di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100858
Artista: http://incompetech.com/

Meditazione
Stefano Gazzoni

Meditazione
Non mi sono mai permesso di commentare per altri una lettera di San Paolo, io che non ho mai studiato teologia. Mi sono sempre limitato a fare delle riflessioni personali a mio uso e consumo, e credo che proverò  a fare così anche questa volta, perché più di così non credo di essere in grado di fare. Ringrazio Cristian per la fiducia e Tiziana, mia moglie, per credere in quelle mie capacità in cui io fatico a credere. Detto questo, mi approccio ai primi passi di questa lettera di Paolo. Ho sempre faticato ad adattarmi alla metrica degli scritti paolini; è necessario leggerli risparmiando fiato, perché quando il periodo sembra terminato, invece di un punto, spesso trovi una virgola che introduce un’amplificazione del concetto. E forse in questo sta la forza dei sui scritti: desiderare di comunicare la densità della parola di Dio, che ogni volta che la leggi riesce a dirti qualcosa di nuovo. In questi primi dieci versetti mi vorrei soffermare prima sulla frase: «in lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi.». Mi fa pensare a quanto può essere “antica” l’idea che Dio ha della mia esistenza, e mi fa stare bene, perché non mi lascerà in pace finché non avrò messo una seria ipoteca sulla mia santità, prerogativa per entrare nel regno. Il Padre è vero educatore e, tra una innaffiata e una potata, intende farmi crescere alto, forte e fruttuoso. La seconda frase su cui vorrei soffermarmi è «ricondurre a Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra». Gesù è maestro e il suo insegnamento, il suo esempio, è necessario che diventino centrali nel cammino della mia vita. Pensate se tutto il mondo lo facesse..

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