Novena di Natale. Primo giorno



Testo della Novena
Nel nome del Padre,
e del Figlio
e dello Spirito Santo.
Amen.

Prima lettera di Giovanni 1, 1-3
Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

Dio non si è semplicemente incarnato, ma è incarnato. Lasciamoci aiutare dalle suggestive parole e dalla voce stessa di don Oreste Benzi.

"Oggi Cristo è incarnato, vive incarnato in un corpo come il nostro che però non è più soggetto alle leggi della materia come il nostro; è immortale. Ma Gesù è vero Dio e vero uomo. Io non guardo più il Cristo di duemila anni fa perché quel Cristo così come camminava sulla terra, non c'è più, ma guardo il Cristo di oggi che è vivo. E io vi posso dire la mia impressione. Io quando penso a questo fatto che Dio sarà sempre in eterno uomo mi fa girare la testa, nel senso di uno stupore e di una meraviglia! Noi nel paradiso non saremo con un Dio che è soltanto Spirito ma con un Dio-Uomo.Il paradiso sarà non a misura di Dio ma a misura dell’uomo".

Rivolgo lo sguardo ai cieli ed attendo il Signore!

O Sapienza,
che esci dalla bocca dell'Altissimo,
ed arrivi ai confini della terra,
e tutto disponi con dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della prudenza.

Ave Maria,
piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, madre di Dio
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.

Rivolgo lo sguardo ai cieli ed attendo il Signore!

Concludiamo questo breve momento di preghiera con la musica di Bach, l’Oratorio di Natale.
Oggi ascoltiamo l’aria Bereite dich, Zion

Preparati o Sion con tenera attenzione,
a veder presto presso di te l'Essere più bello e più caro!
Le tue guance
devono oggi apparire ancor più belle,
affrettati ad amare con grande ardore il tuo sposo!

Bereite dich, Zion, mit zärtlichen Trieben,
Den Schönsten, den Liebsten bald bei dir zu sehn!

Deine Wangen
Müssen heut viel schöner prangen,
Eile, den Bräutigam sehnlichst zu lieben!

 

 

Recita
Don Franco Mastrolonardo, Paola Ragni, Gennj Fabbrucci, don Oreste Benzi, Emma (8 anni)

Canta
Susanna Rossi

Musica 
J.S.Bach. Christmas Oratorio, BWV 248 - "Bereite dich, Zion". Diritti Creative Commons

La Novena di Natale
Non è una preghiera ufficiale della Chiesa ma rientra tra le pie pratiche popolari. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù. Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell'Immacolata.

In generale, le novene sono celebrazioni popolari che nell'arco dei secoli hanno affiancato le "liturgie ufficiali". Esse sono annoverate nel grande elenco dei "pii esercizi". «I pii esercizi», afferma J. Castellano, «si sono sviluppati nella pietà occidentale del Medioevo e dell'epoca moderna per coltivare il senso della fede e della devozione verso il Signore, la Vergine, i santi, in un momento in cui il popolo rimaneva lontano dalle sorgenti della Bibbia e della liturgia o in cui, comunque, queste sorgenti rimanevano chiuse e non nutrivano la vita del popolo cristiano».

Le antifone maggiori dell'Avvento (o anche antifone O, perché cominciano tutte con il vocativo "O") sono sette antifone latine proprie della Liturgia delle Ore secondo il rito romano. Vengono cantate come antifone del Magnificat nei vespri e come versetto alleluiatico del Vangelo nella Messa delle ferie maggiori dell'Avvento, dal 17 al 23 dicembre.
Anche il rito ambrosiano le ha introdotte nella propria liturgia, durante la "commemorazione del Battesimo" alla sera di questi stessi giorni precedenti il Natale (in ambrosiano, feriae de Exceptato, ferie dell'Accolto).
La loro origine è sconosciuta, ma Boezio le menziona già nel sesto secolo a Roma. Spesso sono state musicate. I sostantivi con cui ogni antifona si apre hanno origine nella Bibbia e sono utilizzati come titoli di Gesù Cristo. È stato osservato fin dal Medioevo che le lettere iniziali di questi stessi sostantivi, lette partendo dall'ultima antifona, formano la frase latina ero cras, cioè "Domani sarò qui", una espressione che sottolinea il carattere di attesa proprio dell'Avvento.

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