
Testo della meditazione
Libertà e interpretazione
Dal Vangelo di Matteo 17,10-12
Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?», Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto, anzi
l'hanno trattato come hanno voluto.
Come accade che, mentre attendiamo qualcuno, proprio quando l'attesa sta per compiersi, non riconosciamo chi sta venendo o chi è arrivato? Il Vangelo sembra dirci che tra le nostre attese e la realtà non c'è una connessione automatica, ma che lì in mezzo si apre uno spazio di interpretazione e riconoscimento sempre nuovo della realtà in relazione alle nostre attese. Anche il Vangelo di Gesù viene incontro alle nostre attese. Anche il Vangelo di Gesù viene incontro alle nostre attese così, ci chiede di interpretarlo e di riconoscerlo, di essere liberi.
Signore,
aprici alla vita
e al suo modo di accadere e di avvicinarsi a nol
anche quando non assomiglia
al compimento che attendiamo.
Fa' che sentiamo, in ogni caso,
dalla nostra parte
portatrice di novità da riconoscere e interpretare.
Così riconosceremo il tuo essere libero a nostro favore.
Recitano
Monache Agostiniane del monastero di S.Antonio da Padova, Pennabilli (RN)
Musica di sottofondo
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