Daniele 2,31-45 con il commento di Caterina Ciavattini e Marco Padovani



Dal libro del profeta Daniele
Dn 2,31-45 

Testo del brano
In quei giorni, Daniele disse a Nabucodònosor: «Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. Aveva la testa d’oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte d’argilla. Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma senza intervento di mano d’uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e d’argilla, e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciare traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta la terra. Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. Dovunque si trovino figli dell’uomo, animali selvatici e uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani; tu li dòmini tutti: tu sei la testa d’oro. Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. Ci sarà poi un quarto regno, duro come il ferro: come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte d’argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché hai veduto il ferro unito all’argilla fangosa. Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d’argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l’altra fragile. Il fatto d’aver visto il ferro mescolato all’argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l’argilla fangosa. Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per intervento di una mano, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l’argilla, l’argento e l’oro. Il Dio grande ha fatto conoscere al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
F.Campion. Suite d'airs de danse. III Gavotte. Diritti Creative Commons. Musopen.org

Meditazione
Caterina Ciavattini e Marco Padovani

Meditazione
Per chi crede tutto è segno, «questa generazione cerca un segno».. la capacità di leggere i segni, la grazia di avere occhi limpidi che sappiano dare la giusta lettura degli eventi, questo Signore è guardare con i tuoi occhi. Il re Nabucodònosor fa questo sogno che gli lascia un grande turbamento, e chiede a maghi, indovini e sapienti di rivelare, non solo la spiegazione, ma il sogno stesso, in quanto pretende che, chi si professa interprete dei sogni, abbia anche la capacità di conoscerli senza che gli vengano rivelati. Di fronte al fallimento di maghi e sapienti nel saper rivelare il sogno, il re ordina che vengano uccisi, e Daniele, che è tra loro, chiede di nuovo aiuto a Dio, che gli rivela sia il sogno che la sua interpretazione. Grazie a questo affidarsi, Daniele salva se stesso e i suoi compagni. Dove la capacità umana è limitata e impotente, c’è chi scappa, chi si arrende e invece chi, come Daniele, con fiducia chiede aiuto a Dio, ed è capace di leggere i segni che il Signore stesso pone sul suo cammino.

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