Colossesi 2,6-15 con il commento di Caterina Casadei



Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi
Col 2,6-15

Testo del brano
Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica d sottofondo
A.Gandhi. White River. YouTubeStudios. Diritti Creative Commons

Meditazione
Caterina Casadei

Meditazione
Nella sua lettera Paolo afferma il primato assoluto di Cristo, Figlio di Dio, su tutto l’universo e su tutte le creature. Non vi sono altri esseri cui si debba offrire un culto, come affermavano alcune teorie che si diffondevano a Colossi e che riducevano Gesù Cristo ad uno di questi esseri; né le norme mosaiche sono indispensabili alla salvezza. La salvezza ci è donata da Gesù Cristo, il Signore, con la vera circoncisione che è il Battesimo nel quale, i credenti, partecipano alla morte e risurrezione di Cristo, saldi nella fede come ci è stato insegnato. Prendo spunto da queste ultime parole per pensare alla fede che mi hanno trasmesso i miei genitori, alla fiducia nella Provvidenza, all’amore vissuto come coppia e come famiglia, ai valori cristiani che hanno fondato e plasmato la loro esistenza e rendo grazie al Signore per questa eredità che cerco di vivere nella mia vita insieme al mio sposo e che, con fiducia, abbiamo trasmesso ai nostri figli. Questa è la fede che ho respirato fin “dal grembo di mia madre” e per la quale rendo grazie ma, con più forza e abbondantemente, pur a volte nell’inquietudine, rendo grazie a Dio pensando a quale dignità il Signore ci ha elevati, quanto amore ci ha donato e ci dona. In Cristo, con Cristo: l’unione del fedele a Cristo ha uno scopo ben preciso: chi vive in lui non ha bisogno di altro, perché ha in sé tutta la pienezza di Dio. A questo concetto collego le parole di santa Teresa d’Avila (dottore della Chiesa): «chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di Lui e vivrai in una grande gioia».

 

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