Gàlati 5,1-6 con il commento di Patrizia Sensoli



Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 5,1-6 

Testo del brano
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia. Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Emmit Fenn. Allégro. Diritti Creative Commons

Meditazione
Patrizia Sensoli

Meditazione
«Cristo ci ha liberati per la libertà. State dunque saldi..»(v.1). La salvezza si è compiuta sulla croce di Cristo: qui siamo stati liberati dal peccato. Incontrare il Risorto significa cambiare radicalmente vita, ci ha detto Paolo, ma occorre restare nella vita nuova donata da Cristo, non ricadere nelle dinamiche dell’uomo vecchio, nell’affermazione di sé. Come rimanere allora in questo stato di grazia? L’invito di Paolo a stare saldi è un invito a fissare sempre lo sguardo su Gesù, per entrare nel mistero dell’amore trinitario. «Ecco io Paolo vi dico..»(v.2) ..l’Apostolo è netto, la salvezza o si accoglie come un bene gratuito e incondizionato oppure non c’è salvezza, perché è un dono che riceviamo e non un diritto che ci garantiamo da soli con le opere e le pratiche religiose. Fede e Legge non si possono conciliare, perché partono da due presupposti completamente diversi, quello dell’uomo nuovo che ha fatto esperienza dell’incontro con il Risorto, e che si è lasciato compenetrare dall’amore di Dio attraverso lo Spirito, è disposto a farsi rinnovare continuamente da questo amore e diventa capace di donarlo ai fratelli, e quello dell’uomo vecchio che non riesce ad abbandonare le antiche formule e pratiche, che cerca la giustificazione nella Legge e rimane bloccato, intrappolato dentro i suoi lacci.. un uomo chiuso di fatto alle novità, perché incapace di accogliere completamente la novità più strabiliante, potente e rivoluzionaria, quella di Dio che si fa uomo fino a morire sulla croce per noi. In ogni epoca, ma direi in particolare in questo nostro tempo segnato da cambiamenti così improvvisi e radicali, Cristo risorto ci chiama ad aprirci a sfide sempre nuove nella vita e nella Chiesa, e solo tenendo fisso lo sguardo su di Lui possiamo trovare il coraggio di coglierle e di viverle.

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