Il sogno del Punto Giovane (preghiera/poesia)



Testo della preghiera
Sogno un luogo
dove i cuori inquieti possano trovare pace, un luogo attrezzato per i giovani, per le loro esigenze, la loro ricerca di Dio. Un luogo di relazioni, di relazioni vere.
Un luogo dove si vive il Vangelo ogni giorno in comunione e in comunità.
In questo luogo c'è sempre un sacerdote pronto a riconciliarti con Dio.
C'è sempre un laico pronto ad ascoltarti.
C'è sempre una comunità che ti accoglie.

Sogno un luogo
Dove ci sia sempre una chiesa aperta. Aperta di giorno e aperta di notte. Una chiesa dove trova ristoro l'affaticato e l'oppresso. In questa chiesa, Gesù nell'Eucarestia è il primo che viene incontro agli occhi di chi entra.
E poi una miriade di immagini, immagini che parlano di Dio, dei santi, della Bibbia e e della Chiesa santa. E poi in questa Chiesa leggera ma presente, la musica di Bach. Chi ci entra deve respirare aria diversa, l'aria del Mistero, l'aria di Dio.

Sogno un luogo
dove si parli di Dio sempre perchè è l'unica cosa di cui abbiamo bisogno.

Sogno un luogo
dove finalmente i giovani possano sentirsi a casa.
Dove possano trovare un’oasi nel deserto dell’adolescenza, dove siano accolti per come sono, dove possano incontrare Dio senza mediazioni istituzionali. Una Chiesa sempre aperta, sempre. Di giorno, di notte. Ma chi può mettere l'orologio al cuore di un giovane?

Sogno un luogo
dove i cuori lacerati possano trovare conforto: sempre!
Una Chiesa che accolga la comunità che prega insieme e colui che prega solitario, qualunque sia l'orario della sua solitudine.
E quando questo cuore entrerà nella Chiesa, vedrà Gesù e i suoi occhi brilleranno di luce nuova. E quando questo cuore entrerà in questa chiesa, ascolterà Bach, Vivaldi e anche Mozart. Le sue orecchie percepiranno la grandezza del Mistero.

Sogno un luogo
dove un prete possa mettersi a disposizione dei ragazzi, sempre. Un sacerdote che perda tempo, tanto tempo per i giovani, che sacrifichi la sua vita per loro e con loro per il futuro della nostra Chiesa. Ma non da solo.

Sogno un luogo
dove la santità non sia individuale ma comunitaria. Dove si possa dire:"Lì vivono il Vangelo! Credono in Gesù!".

Sogno un luogo
dove il confronto con la Parola di Dio sia continuo, dove la preghiera ritmi la vita e la vita diventi lode a Dio.

Sogno un luogo
dove ci si spende e ci si dona, ma dove ci si fermi e si contempli. E lo spendersi sia uno spendersi comunitario e il fermarsi un fermarsi comunitario.

Sogno un luogo
dove sia racchiusa la bellezza. Ma non solo! Racchiusa e custodita. Custodita dalla fretta, dalla superficialità e dal secolarismo.

Sogno un luogo
dove ci sia un bel prato, un prato verde dove si possa giocare, dove si possa respirare, dove si possa anche pregare.

Sogno un luogo
dove ci sia un prato e un oratorio. Un oratorio garantito sempre dalla fedeltà di giovani innamorati di Dio che spendono alcuni anni della loro vita per gli adolescenti.

Sogno un luogo
dove ci sia un prato, un oratorio e una Chiesa. Una chiesa sempre aperta e sempre riscaldata, perché i cuori raffreddati siano aiutati nel riscaldarsi.

Sogno un luogo
dove ci sia un prato, un oratorio, una Chiesa e una casa.
Una Casa: il cuore pulsante.
Una Casa: una comunità.
Una Casa: il Vangelo incarnato giorno e notte.
Da questa casa usciranno dei giovani santi.
Entreranno con la voglia di stare insieme, ne usciranno con la voglia di seguire Dio.

Sogno un luogo 
dove alcuni giovani seguiranno Gesù casto, povero e obbediente.
Alcuni lo seguiranno sulla via del sacerdozio, altri sulla via della consacrazione e altri sulla via della famiglia. Ma tutto sarà ben proporzionato.

Perché Dio oggi chiama, ma occorre un luogo come questo perché i giovani lo ascoltino.

Recita
Riccardo Cenci

Musica di sottofondo
L.v.Beethoven. Symphony No.7 in A Major, Op.92; II.Allegretto. Diritti Creative Commons.Musopen.org

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