Giovanni il Battista (Narrazioni bibliche)

II di Avvento: Giovanni il Battista
Un fuoco mi ha acceso il cuore, fin da giovane. Ne ho intuito i primi bagliori, le prime luci consolanti all’ascolto e alla lettura della Parola di Dio. Come Geremia ho imparato a fidarmi del Signore, senza paura delle opposizioni, che inevitabilmente sono sorte. Come Isaia ho sentito la forza di pace e consolazione della Parola, destinata a dare stabilità a chi crede.

Ho scelto il deserto, luogo di silenzio e contemplazione, per lasciare risuonare meglio la Parola che viene da Dio.

Un tempio per incontrare Dio, un luogo di rinascita e rinnovamento interiore, dove ricucire i fili spezzati di tante vite che si sentivano lontane dalla speranza di Israele: ecco cosa è diventato il mio deserto. Il popolo veniva da me a confessare i peccati, non solo per alleggerirsi dal peso del male, ma anche per cambiare sguardo sulla propria vita e scoprire finalmente il volto liberante della misericordia del Signore. Che non chiede nulla ma dona tutto. E ha solo bisogno di cuori disponibili ad accoglierla, di pellegrini e mendicanti, che non hanno trovato già in sé tutte le risposte. Inutile dichiararsi figli di Abramo, inutile pensare di essere già abbastanza buoni…Dio può far sorgere figli ad Abramo anche da queste pietre. Lui solo è in grado di trasformare il cuore e rigenerarlo, in modo definitivo, alla vita e all’amore.

Con il mio battesimo ho voluto offrire un primo passo concreto, per compiere questa trasformazione; ho voluto creare un luogo intimo e bello, per entrare in relazione con lo sposo di Israele, il Dio della misericordia. Io sono solo un amico, che crea le condizioni di questo incontro, di questo intimo abbraccio dell’amore, dello sposo con la sposa, di Dio con la sua creatura.

Dio non ha paura delle infedeltà, delle fragilità e delle mancanze. Vuole solo abbracciarle e sposarle, con tutta la forza del suo amore, per aiutare l’uomo a vivere di più come figlio e come fratello.

Recita
Don Davide Arcangeli

Musica di sottofondo
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Le narrazioni bibliche di questa praylist sono tratte dalla rivista Servizio della Parola
Si tratta di una rivista aggiornata e con tante proposte nuove. Nel solco della sua lunga storia, per ogni domenica e solennità trovi innanzitutto una lettura spiegata della Parola, che ti aiuta a coglierne il messaggio unico e il filo che tiene insieme le letture bibliche. Accanto a questo ci sono uno sguardo sulle sfide pastorali del momento e un approfondimento dedicato a un tema specifico; poi alcune riscritture e meditazioni narrative sulla Bibbia — arricchite dal contributo prezioso di Ermes M. Ronchi — insieme a suggerimenti pratici per vivere bene la celebrazione e per proclamare in modo chiaro e corretto le letture. E non mancano due schede operative con indicazioni su cosa dire e quando dirlo, pensate per le diverse figure ministeriali durante le varie tappe della celebrazione.

La novità più interessante? Una sezione completamente nuova che offre una guida pronta all’uso per celebrare la Parola anche quando non c’è un presbitero, con la possibilità di essere presieduta da laici. Uno strumento utile non solo in queste situazioni, ma anche per momenti di preghiera, formazione, gruppi di ascolto, meditazioni e celebrazioni comunitarie feriali.