Giudici 2,11-19 con il commento di Barbara De Geronimo



Dal libro dei Giudici
Gdc 2,11-19

Testo del brano
In quei giorni, gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.

 

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
A.Fulero. Night Snow. YouTubeStudios. Dirittti Creative Commons

Meditazione
Barbara De Geronimo

Meditazione
Commentare un brano biblico, di un libro poi così apparentemente duro, mi è sembrata fin dall’inizio una prova difficile. Eppure mi è bastato leggere questi versetti e subito una sensazione, anzi una domanda mi ha oppresso: come può il Signore accendersi d’ira, come può mettere il suo popolo nelle mani dei nemici, ma soprattutto come può la mano del Signore «essere per il male»? Ma poi la rivelazione: il Signore non abbandona mai il suo popolo!
Quello che mi sembrava difficile in un attimo ha trovato il suo senso. Il popolo, l’eletto, quello che aveva avuto tutto dal Signore, è il popolo ad abbandonare il Signore, a prostrarsi ad alti idoli, ma il Signore non abbandona mai il suo popolo.
Gesù lasciando i suoi apostoli promise che sarebbe rimasto con loro per sempre «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). 
Il Signore non ci lascia mai, neanche quando noi abbandoniamo Lui, per questo ha mandato il Figlio. Anche il suo popolo, che lo aveva abbandonato, che si prostrava ad altri idoli, anche questo popolo così irriconoscente, così incapace di restare fedele, non viene abbandonato. 
Il Signore suscita, che parola meravigliosa, suscita dei giudici, perché non basta farli sorgere, non è sufficiente, ma Lui li suscita. Vuol dire che li ispira, che li accompagna, che li guida, perché salvino il popolo che prima aveva lasciato ridurre allo  stremo, ma che poi lo muove a compassione.
Il Padre non abbandona mai il suo popolo, anche quando viene abbandonato, così come il Figlio resta sempre con noi fino alla fine del mondo. Un tempo erano giudici, oggi sono persone che il Signore ci pone accanto per aiutarci a fare le scelte giuste, per aiutarci nella fatica, nel dolore, nel dubbio.

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