Mistagogia: I riti di conclusione



Riti di conclusione
Comprendono brevi avvisi, il saluto e la benedizione del presidente (solenne nei giorni più importanti), il congedo del popolo da parte del diacono o del presbitero stesso, infine il bacio dell’altare cui segue l’inchino profondo da parte dei ministri ordinati e di quelli istituiti, che, durante il canto finale tornano in sacrestia: l’Eucaristia termina nello stesso identico modo in cui era cominciata, ma noi non siamo più quelli di prima.. 
L’Eucaristia, distribuita durante tutto l’anno, ci fa rivivere i momenti (misteri) più significativi della vita e dell’opera di salvezza del Signore.. è l’azione liturgica verso la quale sono orientati e dipendono tutti i sacramenti, anzi, verso la quale convergono la memoria dei santi, che celebriamo ogni giorno, la preghiera delle Ore (Lodi, Vespri, ecc..) e ogni devozione privata, preghiera personale e quant’altro.. ma cosa ha a che fare in concreto l’Eucaristia con la mia vita? Jean Corbon, prete francese vissuto per lo più in Libano, sostiene che l’uomo non è mai tanto se stesso, né la Chiesa è tanto se stessa, e nemmeno l’universo e la storia lo sono, come quando celebriamo l’Eucaristia! Ma lasciamo che sia lui a dircelo: «Quelli della liturgia celebrata sono momenti di pienezza e di grazia: resta il tempo, nella sua durata di gestazione e tensione. E’ allora che la liturgia continua, con l’altro volto della temporalità, nella tribolazione e nella miseria.. Nei momenti di celebrazione l’intensità del dono dello Spirito Santo ci fa vedere la Chiesa, la manifesta, la fa crescere e la trasforma nel corpo di Cristo. Nel tempo della vita questo dono di comunione non è meno intenso e fedele, ma ciascuno si ritrova vincolato da altri tipi di appartenenza alla comunità umana. E’ il momento di testimoniare nei fatti e con la nostra persona il mistero della comunione di Dio con gli uomini: ora che siamo diventati corpo di Cristo, riusciremo a viverlo?». 
Il diacono (o, in sua assenza, chi presiede la celebrazione) dice: «Glorificate il Signore con la vostra vita - cioè rendetelo visibile in voi! – andate in pace». Cui tutti noi rispondiamo: «Rendiamo grazie  a Dio (Eucaristia!!)». San Paolo ci rassicura infine sul fatto che ormai non siamo più noi a vivere, ma Gesù vive in noi.

 

 

 

Recita
Cristan Messina

Musica di sottofondo
C.Franck, Panis angelicus, Mass Op.12, Michel Rondeau, IMSLI, Diritti Creative Commons

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