La vita eterna (dal Diario di Anna Masi)



Dal diario. 22 febbraio 1990
(alla sera del funerale di Don Italo)
Il mio cuore stasera è gonfio di commozione e le lacrime facilmente scendono lungo il viso. Oggi è stata una giornata intensa piena di avvenimenti, piena di storia.
Oggi abbiamo salutato festosi e commossi per l’ultima volta Don Italo!

Già ieri era stata intensa la commozione quando sono andata al mattino in obitorio a vedere quel corpo che per tanti anni, da sempre ci aveva rappresentato: Don Italo.
Sin da ieri avevo dentro di me questa certezza: che quello era il suo corpo ma che lui non era più lì... era con il Signore e quel sorriso lieve, quel viso disteso, che lo caratterizzava era l’ultima espressione terrena di lui che gli era rimasta sul viso, impressa come su una statua senza vita nel momento in cui aveva lasciato quella dimora terrena per abbracciare Cristo risorto nell’eternità.
Era il viso di chi aveva visto lo “sposo” e lo ha incontrato!

Sì già da ieri io ti penso così Don Italo: sorridente e felice accanto a Lui e a Maria tra i Santi che ci osservi, ci guardi, ci sorridi e sei felice.
Ti sento vicino...-, come ti ho sentito tante volte...sento che ci dici... “Coraggio", non piangete perché io sono con voi! '
E' stato bello ieri quando abbiamo pregato insieme con te...ti abbiamo poi chiuso dentro e non vedremo più il tuo volro ma ti avremo sempre nel ricordo... e il ricordo ti renderà vivo...

Ti ricorderò quando pregavi in Chiesa il tuo Signore... quando mi chiamavi “Signorina Anna oppure dottoressa.., quando dicevamo i Vespri insieme... quando celebravi l’Eucarestia con tanta fede.
Quando ci parlavi e iniziavi sempre con “miei cari ..."

Quando prima di parlare sorridevi sempre... quando eri contento di stare con noi, quando ti tiravi indietro, quando ti facevano i complimenti.., quando come un Padre condividevi la tua vita... e alle volte ci richiamavi tutti noi e in particolare Don Tarcisio...
Quando sei partito per l'ospedale e mi hai salutato sulla porta che dalla casa porta in sacrestia... quando ti siamo venuti a trovare prima dell’intervento... quando venivamo a trovarti in ospedale.
Quando sei venuto a casa e abbiamo celebrato la Messa insieme a casa della Ida.
Quando abbiamo saputo che le cose non andavano bene...
Quando mi sono impegnata a seguirti a casa pur di farti tornare con noi...Quando con la barella hai lasciato di nuovo Miramare (e non dimenticherò quello sguardo spaurito e sereno che mi hai mandato quando ti potavano via giù per le scale).

Quando ci hanno detto che non c’era più niente da fare e noi continuavamo a pregare.
Quando quel mattino ti ho aiutato a mangiare e a prepararti per la domenica e a pregare il Signore e l’ho fatto con gioia.
Quando facevo quel corridoio (OST-UROL) per venirti a salutare.
Quando negli ultimi giorni il nostro parlare era sempre più fatto di silenzi e di preghiera.
Quando il Vescovo ti ha amministrato l’Unzione (non dimenticherò il tuo volto sereno di quel momento).
Quando mi hai chiesto di pregare per te... e subito dopo pregavi “ sia fatta la Tua volontà”.
Quando mi hai testimoniato la tenerezza del tuo amore a Gesù.
“Gesù ti amo"
“Gesù ti amo”.

Quando mi hai chiesto “Quanto tempo mi manca per morire?” facendomi capire la tua coscienza di quello che ti stava accadendo e quando ti ho risposto “ lo sa il Signore” tu mi hi sorriso e mi hai detto “ è vero”!
Quando mi hai detto “Anna sto male”...
Quando ti preoccupavi della chiesa, dei bambini... quanto hai sofferto Don Italo!

Ma quella è stata la croce per la resurrezione, la Croce di cristo che porta in paradiso... eri davvero un "crocifìsso”... Ora sei nella gloria del Paradiso con Cristo risorto e là ci rivedremo. Don Italo come ti ho detto ieri continua a pregare per noi ora tu puoi molto di più prega per me, per il mio cammino, prega per la parrocchia perché sappia camminare nella verità, prega per questa storia nuova che inizia per la nostra comunità... Chi verrà? Cosa farà? E’ tutto nelle mani di Dio! !

Prega per Tarcisio perché sappia rispondere sempre alla volontà di Dio come hai fatto tu. Prega perché il Signore lo sostenga nella fatica anche fìsica!
Prega per la Diocesi che hai tanto amato, per il Vescovo, per la Chiesa tutta. Prega per ogni uomo che soffre, che sta morendo, prega per noi operatori sanitari.
Chiedi per noi la grazia per vivere bene e sempre con amore il nostro servizio alle persone.
Prega per i seminaristi perché sappiano spendere la vita per Te in un sacerdozio santo!

E' stata una bella festa oggi! Già da ieri l'avevamo preparata con la veglia di preghiera tutta improntata sulla gioia di saperti con il Signore e del riscoprire che ciò che ha guidato la tua vita era la gioia di amore e sentirsi amati da Lui. Con questo clima di festa abbiamo vissuto oggi il funerale.

C'erano più di 130 preti, la gente che non ci stava e poi i canti, la preghiera, la comunità, la chiesa, tutti uniti attorno a Don Italo per ricordare ciò che ha fatto, il bene che ci ha voluto e ringraziare il Signore per le meraviglie che ha compiuto in Lui.
E’ stata veramente una festa! “Servo per amore“ è stato il canto che ha dato vita a tutto “offri la vita tua ... e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, Sacerdote dell'umanità"!
... ma la voce che ti chiama
... e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai!
... Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia è maturato sotto il sole e puoi riporlo nei granai!"

Tu sei stato per noi “servo per amore" hai dato la tua vita per noi, ora il cuore tuo è in festa perché hai ricevuto la ricompensa di tanto lavoro, fatica, sofferenza... hai ricevuto la corona della gloria... la pietruzza bianca col nome nuovo. Grazie Signore per averci fatto capire questo!

Grazie per le parole del Vescovo soprattutto perché ci è sembrato più vicino, più “caldo" nel suo modo. Grazie per la frase finale in cui ci ha lasciato una consegna bella ed impegnativa: “Siate degni della sua memoria". Signore ci è chiesto molto, ma aiutaci ad essere veramente e sempre più degni della sua memoria: donaci una fede grande, un amore grande per Te, una radicalità evangelica, un'umiltà gioiosa, una gratuità piena senza tenere nulla per me ma dando tutto.

Donaci Signore di non attirare la gente a noi ma, come faceva Don Italo, di attirarla per attirarla a Te.
Donaci per questo di stare sempre vicino a te, di stare sempre con te l
“Grandi cose ha fatto il Signore per noi".
Lodate Dio, cieli immensi ed infiniti,
lodate Dio Santi del suo regno,
lodatelo uomini,
Dio vi ama
lodatelo uomini
Dio è con voi.

Questo ha suscitato in me la gioia di lodare Dio insieme con te Don italo. Con te che eri lì con noi e ci vedevi e sorridevi a tutti.
“Che gioia che ci hai dato ti avremo per sempre”.
E' la gioia di chi crede nella resurrezione, di chi crede nell’eternità... e noi ti avremo per sempre...anche se sei uscito accompagnato dal nostro applauso e dalla nostra commozione, per sempre dalla tua chiesa
anche se ti abbiamo lasciato lì in quella tomba, lì c’è solo il tuo corpo, tu sarai con noi sempre!
Continuerai ad essere Padre !
Grazie Signore perché ci hai dato Don Italo, grazie per tutto quello che attraverso di Lui ci hai detto.
Grazie per l’affetto che ci lega, grazie per la sua vita spesa.
Questo soprattutto mi ha colpito la sua santità.
Tutti siamo chiamati alla santità, lui ci ha testimoniato una via che è quella del sacerdozio... a me richiama molto per la mia scelta di consacrarmi al Signore.
Mi richiama il suo amore tenero e tenace a Te, il suo amore fedele, mi richiama la sua radicalità il suo radicale attaccamento a Te, la sua totale appartenenza a Te... la sua capacità grande di stare con te sulla croce, il suo coraggio di spendersi sempre fino alla fine, il suo desiderare di stare solo con Te come la realtà più preziosa da trattenere, la sua bontà radicata alla base ... il suo vivere il Vangelo !!

Abbiamo assistito alla morte di un santo, ma abbiamo la certezza che questo santo è ora in Paradiso e prega per noi !
Signore grazie di queste “belle” cose che mi hai fatto vivere oggi! Tanta gente è venuta oggi, questo mi ha fatto pensare a quanto era amato Don Italo e perciò a quanto aveva amato !
Signore aiutami ad amare sempre più in modo totale, radicale... aiutami a spendermi tutta per Te e per gli altri.

Signore aiutami a spendermi nella gratuità, senza attirare a me, senza trattenere, senza pretendere, senza protestare, accogliendo quello che la tua bontà e provvidenza vorrà donarmi con gioia senza fare i progetti, calcoli, pretese. Donami Signore di vivere in povertà per essere ricca solo di Te! Solo così alla fine non avrò paura e lascerò con pace anche questo mio corpo per essere totalmente con Te !

Grazie Signore!

Stammi vicino e sorreggimi... guidami nella strada che tu hai preparato per me e possa un giorno ritrovarmi con Don Italo e Te in Paradiso dove sarà festa, gioia, pace, sorriso sole, brezza leggera... Amore!

Ti amo Signore, Amen!

Il testamento di Anna Chiara Masi
Quando leggerete questo scritto io sarò già davanti al mio Signore, nella sua pace, a contemplare quel volto che ho desiderato vedere per tutta la vita ... ora lo vedo così com’Egli è! Non piangete quindi se non di gioia, gioite con me! Voglio che il mio funerale sia una festa, semplice e gioiosa. Non fiori, solo un fiore bianco come segno di gioia, di pace, segno di nozze... quelle eterne! La messa sia nella mia Chiesa dove sono cresciuta, dove ho incontrato il Signore, dove ho condiviso con la mia gente e con tanta gente da tutto il mondo, tante volte l’Eucarestia. Sia una messa gioiosa... coi paramenti della festa bianchi. Tanti canti cantati con gioia! Il mio corpo rivestito di un abito semplice, essenziale... i piedi scalzi, segno della nostra nudità davanti a Dio. Si così vorrei arrivare a Lui sgombra di me stessa e ripiena solo di Lui... così ho cercato di vivere la mia vita... non so se ci sono riuscita sempre, spesso ho mancato.

Chiedo perdono di tutti i miei errori, specie di quelli che hanno fatto soffrire o del male a qualcuno. Perdono!
Ringrazio tutti per tutto il bene che mi avete voluto!
Ringrazio il Signore di tutti voi... pregherò per voi... per la vostra vita perché possiate ogni giorno di più conoscere Lui..; l’unico, che conta.
“Niente ti turbi, niente ti spaventi, chi ha Dio nulla gli manca. . . niente ti turbi, niente ti spaventi, solo Dio basta”.

Ho amato molto questo canto specie nei momenti più faticosi, più duri e anche in quelli belli in cui ho sentito concretamente il Signore Dio vicino, vicino da non avere più paura! Solo Dio basta! è Lui l’unica ricchezza, l’unico amore, l’unica speranza...
... l’unico. Quant’è vero questo.
In Lui tutto ha origine, significato, conclusione Tutto si muove per Lui, con Lui e in Lui.

Chiedete sempre la capacità di abbandono in Lui, la fede per vivere iconcretamente questo abbandono, l’amore che lo genera. Abbiate sempre caro un po’ di tempo per il Silenzio, per lo Stare con Lui, lasciarsi amare da Lui, lasciarsi contemplare da Lui...
... è questo che darà gusto e spessore poi a tutta la vita, al lavoro, alla comunità, alla famiglia.,.

Stare con Lui nel mondo... per questo siamo nati per questo abbiamo vissuto e dopo che non saremo più nel mondo... stare con Lui.

C’è più gioia nel dare che nel ricevere... date date con gioia tutto di voi. Tutta la vostra vita sia donata. Lui ci ha insegnato la strada: dandosi sulla croce, anche noi dobbiamo darci gli uni gli altri. Alle mie “donne” missionarie della regalità dico, vivete sempre la gioia della fraternità, che sia il gruppo sempre più sostegno per la nostra vocazione così bella e difficile nella semplicità, nell’umiltà verifichiamoci l’una l’altra per aiutarci ad essere fedeli nella carità.
Grazie per tutto il bene che mi avete voluto dal primo giorno che vi ho incontrato... Perdonatemi se non sempre sono stata quel dono bello che Dio voleva farvi attraverso di me...
S. Francesco ci aiuti a vivere sempre più povere povere! Nel mondo, per il mondo, con il mondo. Prego il Signore che mandi a noi tante sorelle perché il giovane è novità, è vita amata, è gioia nuova... è cammino.

Ringrazio il Signore della famiglia in cui mi ha fatto nascere dei miei genitori, dei miei fratelli... a loro dico siate sempre l’immagine dell’unità, della carità, dell’apertura alla vita, la vita nasca e cresca e si sviluppi attraverso di voi e attorno a voi. Rendete sempre grazie a Dio per i doni che ci ha fatto e quelli che vi farà.

Lodatelo
Dio vi ama.

 

 

 

Recita 
Cristian Messina, Anna Paradisi

Musica di sottofondo
Musiche di Lorenzo Tempesti - http://www.suonimusicaidee.it
F. Liszt. Requiem in re minore Lacrimosa al piano. Diritti Creative Commons. Musopen.org

I testi sono tratti da:
Anna Masi, Come una sposa innamorata. A cura di Franco Mastrolonardo. Edizioni Il Ponte, Rimini, 2004

Come una sposa innamorata
Gli audio di questa Praylist sono registrazioni tratte dal libro "Come una sposa innamorata", edito da "Il Ponte" e curato da don Franco Mastrolonardo e intendono presentare la figura di Anna Masi attraverso i suoi scritti.
Anna Masi era una ragazza di Miramare di Rimini salita in cielo il 9 settembre del 1993, la cui vita di fede semplice e gioiosa si è svelata pienamente a noi suoi amici, quando aprendo questi meravigliosi scritti abbiamo saputo della sua Consacrazione segreta a Dio nelle Missionarie Francescane della Regalità.
La Praylist riguarda cinque percorsi spirituali: la conversione, l'incontro con Cristo, l'amore per Dio, l'amore per i fratelli e la vita eterna. Quindi le cinque tracce audio danno voce unicamente al suo diario e alle sue lettere. La voce è di sua nipote, Anna Paradisi, non ancora nata quando la zia moriva.
Le ultime due tracce, la sesta e la settima, invece intendono raccontare la vita in breve di Anna e la sua spiritualità attraverso il linguaggio sponsale e femminile contenuto in questo tesoro prezioso che è "Come una sposa innamorata".

Capitolo 5. La vita eterna
La morte e la vita si sono affrontate in un avvincente duello. La morte ha sguainato la sua spada e ha colpito con ferocia consegnando al mondo dolore, angoscia e sconforto; ma la vita si è destata e ha combattuto colpo su colpo regalando agli uomini la pace, la speranza, la risurrezione! La vita era la luce degli uomini! La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta... a quanti però l’hanno accolta ha dato potere di diventare Figli di Dio. I Figli di Dio splendono ora di Luce riflessa e non temono più la morte, perché essa sarà per loro la stella del mattino che più di ogni altra stella brilla in cielo, per annunciare agli uomini il giorno nuovo, la speranza certa, la Luce vera.

Se il chicco di grano non muore, non porta frutto”... E così Rachele, moglie di Giacobbe, muore nel dolore e nella gioia del parto, donando alla Storia della Salvezza, un bimbo il cui nome fu Beniamino; così Mosè muore sul monte guardando la Terra Promessa e non potè toccarla, ma la consegnò ai figli d’Israele che iniziarono là dove lui finì; così i bambini di Betlemme muoiono uccisi dalla rabbia di Erode e danno luce piena al “bambin Gesù” nato per essere Luce delle genti; così tu Anna con la tua morte fai luce sulla tua vita spesa per il Signore e per il mondo, e fai luce anche a noi che ti ricordiamo e ci interroghiamo ancor più profondamente su questo grande mistero che è Gesù Cristo, vincitore della morte.
La morte non è il fine di tutto, ma il fine per cui si fa tutto.

Grazie di tutto Anna.

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