Il presepe e il segreto dei doni. Parte seconda



Testo della catechesi
Andiamo a guardare questa scena del presepe davanti a noi.
C’è una mamma con un bambino in braccio che fa la carità ad un povero.
Si, quella mamma è la viandante del presepe e porta i suoi piccoli alla grotta. E lungo la strada si ferma sempre per fare un piccolo dono al povero.
Don posso dire una cosa?
Certamente!
Quel povero ha una faccia conosciuta..
Dai prova a dire a chi assomiglia.
Mi pare la faccia di Gesù da grande.
Risposta esatta. Proprio così. E’ per far capire che ogni volta che facciamo un regalo ad un povero lo abbiamo fatto a Gesù.
Davvero?
Ma è questo il segreto dei doni che ci insegna il presepe?
Non ancora. Ma abbiamo aggiunto un altro tassello importante.
Ci sono dei bambini.
Si stanno giocando.
Stanno ballando.
Si è un gioco che si faceva a quei tempi. Uno suonava il flauto e tutti dovevano ballare. Poi improvvisamente un'altro faceva un lamento e tutti dovevano piangere.
C'è un bambino che fa il broncio.
Perchè non balla quel bambino?
Capitava sempre, come del resto anche oggi, che un bambino non partecipava al gioco o magari si ostinava a fare il contrario di quello che il gioco richiedeva. Sapete questa cosa la riprende Gesù nel Vangelo.
Davvero?
Sì, nel vangelo di Matteo è scritto così: In quel tempo Gesù disse: A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a quei bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri: “ Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto".
Gesu faceva questo gioco da piccolo?
Sì certo. Ma prende questo esempio del gioco per dire che gli uomini grandi come i bambini fanno i capricci. Per i grandi si chiama ostinazione. Vedete nel presepe esiste un luogo, il diversorium dove gli uomini si disinteressano della nascita di Gesù. Nel presepe napoletano è la famosa locanda. Anche nel nostro presepe ci sono i pastori che giocano e non si accorgono dell’angelo nunziante. Vedete: Dio ci fa un regalo così grande e noi non andiamo neppure a vedere cosa ci dona...
Ah ho capito...
Forse anche io...
Cosa avete capito?
Il regalo che ci vuoi spiegare è forse…Gesù?
Risposta esatta.
Invece io non ho capito
Sì, spiegatevi meglio.
Sì, proviamo a spiegarci meglio. Abbiamo detto che il presepe racchiude il segreto di ogni regalo.
infatti a Natale si fanno i regali.
Sì e perché proprio a Natale?
Perché a Natale nasce Gesù?
Sì esatto. E’ Gesù il regalo che Dio fa all’umanità. Alla grotta i pastori vanno per vedere il regalo di Dio. Sono invitati speciali. I Pr addirittura sono degli angeli!
Ma i magi gli hanno portato dei doni!!!
Come abbiamo già spiegato I doni dei magi sono simbolici. Certamente un bambino non aveva bisogno di oro, incenso e mirra. Voi Cosa dite?
Sì, è vero.
Ma allora anche i magi vanno a ricevere un dono?
Sì, proprio così. Anche i magi come i pastori e come i viandanti del presepe vanno per ammirare il dono straordinario di Dio.
Gesù bambino!
Un bambino è sempre un regalo per mamma e papà.
Sì e Gesù è un regalo per tutte le mamme e i papà del mondo.
Però ad un bambino non gli si regala nulla.
Sì, il bambino è troppo piccolo per capire cosa sia un regalo. Ma gli basta essere guardato e stretto a una mamma. Anche a Gesù basta questo: che noi gli vogliamo bene. Ed è questo il regalo più bello. Sapete c’era una suora giovanissima che si chiamava Teresa. A Lisieux nel suo monastero nonostante l’età la consideravano già santa. Pochi giorni prima di morire una sorella le chiese: Teresa stai per andare da gesù. Chissà quanti regali gli porterai? E lei con un filo di voce rispose: non gli porterò nulla,. Anzi andrò a mani vuote, così sarà Lui a riempirmi di regali.
Allora da Gesù dobbiamo andare a mani vuote?
Sì, le mani vuote sono segno di povertà, significa che riceviamo tutto da Lui.
Ma lui è un bambino!
Sì è un bambino, ma è anche Dio.
Dio si è fatto bambino per noi.
Ottima sintesi teologica. E' questo il segreto del presepe. A Natale scopriamo che il regalo più grande è Gesù, il quale non ci fa dei regali, ma Lui si fa regalo per noi. Così dal presepe impariamo che il vero regalo non è regalare qualcosa, ma regalare noi stessi.

Recita
Don Franco Mastrolonardo con i bambini della Comunità AlbaMater di Riccione

Musica di sottofondo
A. Vivaldi. Gloria In D, RV 589 - Laudamus Te, Domine Deus, Rex Caelestis. Diritti Creative Commons, musopen.org

Una catechesi in forma di dialogo con i bambini, che ci guida con il linguaggio semplice ed immediato, tipico dei piccoli, dentro il mistero dell'Incarnazione.

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