Giosuè 24,1-13 con il commento di Marco Neri e Simona Barrella



Dal libro di Giosué
Gs 24,1-13

Testo del brano
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri dèi. Io presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. A Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; assegnai a Esaù il possesso della zona montuosa di Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. In seguito mandai Mosè e Aronne e colpii l’Egitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci uscire. Feci uscire dall’Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, ma essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. Vi feci entrare nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente del Giordano. Vi attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. In seguito Balak, figlio di Sippor, re di Moab, si levò e attaccò Israele. Mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse. Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette benedirvi. Così vi liberai dalle sue mani. Attraversaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li consegnai in mano vostra. Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due re amorrei non con la tua spada né con il tuo arco. Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato”».

 

 

Commento 

Tutto il libro di Giosuè è una grande narrazione riguardante la conquista (a volte in modo un po’ idealizzato) della Terra promessa e la ripartizione del territorio alle dodici tribù di Israele. Siamo all’ultimo capitolo del libro e Dio, attraverso Giosuè, convoca tutto il suo popolo, per una grande assemblea a Sichem (luogo caro, da Abramo in poi, a tutto Israele). In particolare, Dio fa ripercorrere, per bocca di Giosuè, tutta la storia dell’alleanza tra Lui e il suo popolo. In questo percorso sono sempre presenti tre protagonisti: Dio, il prescelto da Dio stesso e il suo popolo; con Dio che è sempre vigile in tutto il cammino di Israele, custodendolo e benedicendolo. Questa sua fedeltà viene evidenziata alla fine del brano, quando Dio ricorda al popolo che tutto ciò che hanno conquistato, in realtà è un dono del suo amore: «Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato». Anche Gesù, nei tre anni di vita pubblica, cercò di mostrare al popolo, in molti modi differenti, la verità sulla sua persona, culmine della storia della salvezza. Ad esempio (in Lc 4,16-22) Gesù, una volta entrato nella sinagoga di Nazareth, lesse il rotolo del profeta Isaia che profetizzava la venuta del Messia e, infine, disse: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tuttavia, solo alcuni dei presenti credettero in Lui, mentre altri si fermarono alla superficie: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Nonostante tutte le incomprensioni, Gesù rimase sempre fedele alla fedeltà del Padre, anche quando questa richiedeva il suo massimo sacrificio. Proprio dalla croce, “follia” per gli uomini, Dio completa la storia della salvezza, liberando l’uomo dalla morte e dal peccato. E oggi? In questo tempo così frenetico forse è proprio il casodi fermarsi e fare la nostra “assemblea di Sichem”, nella quale ripercorrere la storia della nostra salvezza, dal primo incontro con Dio ad oggi. Facendo questo potremo far memoria dei passaggi fondamentali di Dio nella nostra vita e, così, permetterci di compiere scelte quotidiane che mirano alla vocazione di ogni persona: la santità.

Scarica la nostra App su