Giosuè 3,7-10.11.13-17 con il commento di Marco Neri e Simona Barrella



Dal libro di Giosuè
Gs 3,7-10.11.13-17

Testo del brano
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l’arca dell’alleanza: “Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete”». Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l’Ittita, l’Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l’Amorreo e il Gebuseo. Ecco, l’arca dell’alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l’acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine». Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l’arca dell’alleanza davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell’Aràba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico. I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
P.Patrikios. Lights. YouTubeStudios. Diritti Creative Commons

Meditazione
Marco Neri e Simona Barrella
Recita Marco Neri

Meditazioni
Il brano biblico racconta l’ultima parte dell’esodo del popolo di Israele verso la Terra promessa.
Durante la fuga dall’Egitto, il Signore aveva stretto un’alleanza con gli israeliti, attraverso la figura di Mosè, per consegnare a lui e al suo popolo la Terra promessa. Tuttavia, Mosè non riuscì a giungere alla terra di Canaan, a motivo della decisione del Signore e della sua veneranda età (come è descritto in Dt 31,1-8). Al suo posto, venne scelto il giovane Giosuè, già aiutante di Mosè, con il compito di fare attraversare il fiume Giordano agli israeliti e di giungere, finalmente, alla Terra promessa. Fin dall’inizio del brano è Dio stesso che parla e conferma Giosuè come successore, a tutti gli effetti, del suo servo Mosè, dichiarando che sarà con lui e lo renderà grande agli occhi di tutto il popolo. Per questo motivo, Dio chiede a Giosuè di comunicare al popolo la presenza del Dio vivente in mezzo a loro. La cosa interessante è che il Signore decide, per fare attraversare il Giordano al suo popolo, di adottare lo stesso miracolo che aveva già compiuto durante la fuga dagli egiziani: la divisione delle acque. Come a dire: sono sempre lo stesso Dio che vi ha fatto uscire dall’Egitto e che continua a operare prodigi in mezzo a voi. Guardando la figura di Giosuè, ci è parso di intravedere più di una somiglianza con il Signore Gesù (tra l’altro il nome Gesù è, non a caso, proprio l’abbreviazione di Giosuè!), infatti, così come Giosuè si affida totalmente a Dio, anche Gesù esprime, nel suo rapporto col Padre, la sua totale fiducia. Inoltre, tutti e due vivono la propria missione con la profonda consapevolezza che Dio è in mezzo a loro e al popolo come presenza viva. Non è un caso se il nome di Gesù, l’Emmanuele, significa “Dio con noi”. Anche oggi, in questi tempi difficili, nei quali sembra prevalere l’individualismo e l’egocentrismo rispetto all’altruismo e al bene comune, cosa ci dice questo brano? Che comunque il Signore è presente in mezzo a noi e opera miracoli: resta a noi fare memoria di tutti i “passaggi del mar Rosso” che abbiamo vissuto nella nostra vita e prendere consapevolezza che il Signore è sempre fedele all’alleanza che ha con ognuno di noi e, per estensione, con tutto il suo popolo.

Scarica la nostra App su