Siracide 44,1.9-13 con cil commento di Giorgio Ansaldi



Dal libro del Siracide
Sir 44,1.9-13 

Testo del brano
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Di altri non sussiste memoria, svanirono come se non fossero esistiti, furono come se non fossero mai stati, e così pure i loro figli dopo di loro. Questi invece furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità: i loro posteri. La loro discendenza resta fedele alle alleanze e grazie a loro anche i loro figli. Per sempre rimarrà la loro discendenza e la loro gloria non sarà offuscata.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Meditazione
Giorgio Ansaldi

Meditazione
«Facciamo ora l’elogio di uomini illustri». Leggendo tutto il brano, senza i tagli che la Chiesa invece fa sul testo e non ci propone nella liturgia di oggi, ho scoperto che il Siracide dice anche: «Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza, consiglieri per la loro intelligenza e annunciatori nelle profezie. Capi del popolo.. Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici. Uomini ricchi, dotati di forza.. Tutti costoro furono onorati dai loro contemporanei, furono un vanto ai loro tempi. Di loro, alcuni lasciarono un nome, perché se ne celebrasse la lode» (44,3-8). Sembra l’elogio dei primi della classe, bravi per carità, ma così bravi che saremmo portati a pensare che Dio li prediliga e gli altri li scarti, perché non abbastanza all’altezza. Che bello invece il cambio di prospettiva di Gesù così come ci viene presentato nel Nuovo Testamento, e di cui il Siracide ci offre appena un accenno: uomini di fede! Chi si fida di Dio, chi confida in Lui, non chi compie opere grandiose davanti agli uomini, bensì chi è legato completamente a Dio, si fida solo di Lui, confida in Lui, chi sa che senza di Lui è un “patacca”, per dirla alla romagnola. Ecco gli uomini illustri.

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