Siracide 42,15-26 con il commento di Giorgio Ansaldi



Dal libro del Siracide
Sir 42,15-26 (NV) [gr. 42,15-25] 

Testo del brano
Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quello che ho visto. Per le parole del Signore sussistono le sue opere, e il suo giudizio si compie secondo il suo volere. Il sole che risplende vede tutto, della gloria del Signore sono piene le sue opere. Neppure ai santi del Signore è dato di narrare tutte le sue meraviglie, che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito perché l’universo stesse saldo nella sua gloria. Egli scruta l’abisso e il cuore, e penetra tutti i loro segreti. L’Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi, annunciando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste. Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta. Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza, egli solo è da sempre e per sempre: nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto, non ha bisogno di alcun consigliere. Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare. Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono. Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra, egli non ha fatto nulla d’incompleto. L’una conferma i pregi dell’altra: chi si sazierà di contemplare la sua gloria?

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Meditazione
Giorgio Ansaldi

Meditazione
Contemplazione pura questa lettura del Siracide, come un bimbo incantato di fronte alla meraviglia del creato. Allora non ci resta che lasciare risuonare in noi alcune parole appena ascoltate: «..della gloria del Signore sono piene le sue opere»; «Egli scruta l’abisso e il cuore..»; «Ha disposto con ordine le meraviglie..»; «Quanto sono amabili tutte le sue opere!»; «Tutte queste cose hanno vita..»; «..chi si sazierà di contemplare la sua gloria?». Grazie Padre, perché riempi il nostro cuore di stupore attraverso le meraviglie del creato. Aiutaci a riconoscere sempre la tua mano dietro di esse, per non cadere in una visione miope e laicista, che deifica il creato senza riuscire a cogliere la tua presenza, la tua mano, il tuo sguardo dietro questo dono incommensurabile che è l’universo, con la vita in esso. Un universo ed una vita non solo creati, ma anche amati da Te.

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