Luca 8,16-18: "La luce...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Meditazione
La luce è tutto. Senza luce è il nulla. Ci pensate cosa saremmo senza luce? Nulla. Invisibili a tutti e a noi stessi. Un buco nero. La luce invece illumina e dà la vita. Ma non serve solo a rischiarare; la luce passa attraverso le cose e le accende del loro giusto colore. Ci pensate quanti colori ha la nostra terra? Guardate i fili d’erba. Da lontano sembrerebbero tutti uguali, invece se ci avviciniamo scopriamo ciascuno ha il suo verde. La luce accende il mondo di meraviglia nuova ogni giorno.
Non solo. La luce ci permette di esplorare confini irraggiungibili. Se volessimo sondare l'universo dobbiamo usare la luce. Nessuno può viaggiare nell’universo. Nessuno può essere teletrasportato all’istante. E’ la luce che ci consegna cartoline dallo spazio tutte timbrate in svariati momenti e in svariate località della storia passata dell’universo, a seconda di dove e quando hanno iniziato il loro viaggio.
Si dice appunto "venire alla luce", perché tutto si rende visibile, tutto viene conosciuto! La luce dà vita, dà conoscenza e ci dà pace. Le tenebre creano ansia, la luce invece no. La luce rasserena.
"Che bella cosa na giornata e sole" dice la famosa canzone di Enrico Caruso.
Ebbene quando Gesù parla di noi cristiani dice che siamo la luce del mondo. Ci pensate? Siamo il sole spirituale, siamo la pace dei cuori, siamo la conoscenza della verità. Quale onore! E quanta responsabilità. Ma se ci mettiamo sotto un vaso o sotto il letto, il mondo rimarrà al buio. Se rimaniamo a contar calici nelle sagrestie o passiamo interminabili ore nelle stanze a fare incontri su incontri e se stiamo sempre fra di noi a dirci e ridirci le stesse cose, forse il mondo presto si ritroverà triste e senza colori.

Recita
Agnese Ricci

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

 

 

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