Luca 9,46-50: "Chi è il piccolo del Vangelo?". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

 

Meditazione
Il più piccolo tra voi, questi è il più grande, dice Gesù. Quindi per essere grandi bisogna essere piccoli. Ma come si fa? Giro l'interrogativo ai grandi maestri della spiritualità cristiana. In particolare ad una santa che ha fatto dell’infanzia spirituale il suo modo d’essere: Santa Teresa di Gesù Bambino.

"Nonostante, se il padre o la madre loro salgon sul trono e posseggono immensi tesori, non esitano accontentare i desideri dei piccoli esseri che essi amano più di loro medesimi. Per compiacerli commettono delle follie e giungono fino alla debolezza. Ebbene io sono la fanciulla della santa Chiesa, la Chiesa è regina perché è vostra Sposa, o divino Re dei re, le grandi opere mi sono vietate, io non posso predicare il Vangelo né versare il mio sangue: che importa! I miei fratelli lavorano per me mentre io povera fanciulla me ne sto vicinissima al trono reale ed amo per coloro che combattono. Io non sono, Madre mia venerata, che un piccolo pennello che Gesù ha scelto per dipingere l'immagine sua nelle anime da Lei affidatemi, ma un artista ha sempre a sua disposizione più pennelli, gliene occorrono almeno due: il primo, più utile, che stende le tinte generali e in pochissimo tempo ricopre tutta la tela; l'altro più piccolo serve per le particolarità del disegno. Ed Ella, Madre, mi rappresenta appunto il prezioso pennello che la mano di Gesù tiene con amore quando vuol compiere un gran lavoro nell'anima delle figlie da Lei guidate ed io sono il piccolissimo pennello che Egli si degna di adoperare per i minimi particolari".

Chi è il piccolo del Vangelo? E’ colui che riconosce di essere anzitutto figlio amato, un figlio ancora bambino, incapace di raggiungere la santità con le sole proprie forze. Il piccolo del vangelo, come del resto ogni bambino, in realtà è scaltro perchè sa che la sua debolezza è una forza capace di attirare l’amore di Dio. Sa che Dio si comunica in proporzione alla povertà del cuore, e che il Signore è misericordioso in modo particolare per le persone povere e piccole.
Suor Teresa del Bambin Gesù era abbastanza alta: misurava un metro e sessantadue centimetri. Madre Agnese di Gesù, sua sorella, era invece molto più bassa. Un giorno le disse: «Se ti fosse stata data la facoltà di scegliere, avresti preferito essere alta o bassa?».
Teresa senza esitare rispose: «Avrei scelto di essere piccola di statura per essere piccola in tutto».

Teresa stessa descrive nel suo diario questa via, come «piccola via» che può esse­re percorsa solo da chi si fa «bambino». Questa via è un'esistenza na­scosta, senza estasi, senza penitenze parti­colari, senza appariscenza, tutta occupata a mettere amore nelle attività ordinarie. La «piccola via» quindi non è così sempli­ce, anzi è «dura e spinosa» perché suppone una virtù adulta. Essa infatti, è l'imitazione che la creatura fa del­l'abbassamento di Dio. Teresa era innamorata degli abbassamenti di Dio.
Ogni anno festeggiava con grande devozione il 25 marzo, il giorno dell'Annunciazione, perché, diceva: «Questo è il giorno, nel quale Gesù, nel seno di Maria, è stato il più piccolo».
Ma amava in modo del tutto particolare il mistero del presepe. È qui che il Bambino Gesù le rivelò tutti i suoi segreti sulla semplicità e sull’abbandono.
Al contrario degli eretici, come Marcione che diceva con disprezzo: «Toglietemi davanti questi pannolini e questo presepe, indegni di un Dio!», Teresa invece era innamorata del bimbo divino, fattosi così piccolo per amore nostro.
Su immaginette natalizie che lei stessa dipingeva, scriveva con piacere questa frase di san Bernardo: «Gesù, chi ti ha fatto così piccolo? L’amore!».

E a conclusione di questo commento vi consegno un altra piccola del Vangelo. Si chiama Anna Masi, una carissima amica.  

"Signore, mi sento come un bambino a cui tu vuoi insegnare a camminare... a volte coi piedi per terra pronta a camminare sorretta però dalle tue mani... a volte impaurita piango e scalpito e ho paura di cadere e sono paralizzata dalla paura... a volte tra le tue braccia a ricevere coccole per tranquilizzarmi...Signore dammi di stare sempre con Te".

 

 

 

Recita
Miriam Mosca

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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