Matteo 4,18-22: "Sentirsi guardati...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Meditazione
Nell'atto creativo Dio parla e tutto accade. Ricordate le prime righe della Genesi? "Dio disse sia la luce: e la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona". Il vedere quindi segue il parlare di Dio.
Con Gesù accade il contrario. Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono". Dapprima Gesù li guarda, poi l'invita verbalmente a seguirlo.
Nell'atto creativo l'universo si muove al cenno di una Parola. Nel Vangelo la Parola traduce uno sguardo che la precede. Nell'atto vocazionale Gesù dapprima guarda e poi chiama. Prima adocchia e poi attrae a sé.
Ma questo processo funziona esclusivamente con il sì dell'uomo.
Diceva sant'Agostino usando il suo solito ed elegante gioco di parole: Colui che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te.
Se ci pensate a noi nessuno ci ha chiesto di venire al mondo. Siamo venuti e basta. Ma per la salvezza è diverso. Dio non permetterà una rinascita al cielo senza il nostro accordo. Perché per il cielo siamo stati creati e non per la terra. La terra è semplicemente un passaggio, il foglio in bianco dove firmiamo l'assenso per il cielo.
Questo assenso trova fondamento nella vocazione, nella sua chiamata. La vocazione è uno sguardo d'amore che trafigge il cuore di chi si abbandona.
Cosa c'è di più bello che essere guardati da Gesù? Diciamocela: è sempre più stimolante l'essere scelti da qualcuno piuttosto che scegliere qualcuno. Se poi quel qualcuno è il Dio che ti ha creato...beh, allora si capisce perchè Andrea e compagni pescatori oggi hanno cambiato mestiere, paese e la stessa vita.

 

 

 

 

 

 

 

Recita
Simona Mulazzani

Musica di sottofondo
Al Vangelo Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Alla meditazione J.Brahms. A German Requiem, Op. 45 - I. Selig sind, die da Leid tragen. University of Chicago Orchestra. Diritti Creative Commons, musopen.org.

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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