Matteo 8, 5-11 con il commento di don Oreste Benzi



Testo del Vangelo
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Meditazione
La fede è l'azione dello Spirito Santo dentro di noi che ci apre all'amore personale e comunitario di Dio nei nostri confronti. La fede è un movimento di amore che parte da Dio e che investe le nostre persone nel mistero più intimo e profondo, là dove l'uomo decide di se stesso. La parola fede significa fidarsi, cioè è Dio che mi investe con l'azione dello Spirito perché io mi fidi di lui. Ma fidarsi vuol dire accoglierlo dentro di noi. La fede quindi è frutto di un duplice movimento: di un movimento di Dio che si propone a me perché io lo ami e di un movimento da parte mia, perchè sento l'invito e dico di sì. Voglia Iddio che camminiate verso questa realtà della fede!

Recita
Roberto Lionetti

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Oreste Benzi
Recita don Valerio Celli

La meditazione è tratta da "Pane quotidiano", bimestrale con le Letture di ogni giorno commentate da don Oreste Benzi. L'utilizzo del testo è stato gentilmente concesso dall'Associazione Papa Giovanni XXIII

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