Luca 18, 35-43: "Vedere in modo nuovo...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Meditazione
Un cieco torna a vedere. "Signore che io veda di nuovo". E Gesù a lui: "Abbi di nuovo la vista". E subito dopo, per chi non lo avesse ancora capito, l’evangelista replica: "Subito ci vide di nuovo". Non possiamo certo dire che il termine "nuovo" non passi inosservato. Quindi quel cieco una volta ci vedeva. Ma ora, dopo il tempo della cecità vede di nuovo o forse vede il nuovo, chissà! Cioè ha un modo nuovo di vedere al punto che, fra tutti i guariti di Gesù, mi pare sia l’unico a seguirlo o perlomeno che Gesù gli permette di farlo.
Sapete, a volte pensiamo al Paradiso come un totalmente altro. Pensiamo all’aldilà come una liberazione da questa "valle di lacrime" e un andare verso altrove. Eppure, se leggiamo bene il Vangelo della Resurezione, ci viene detto che Gesù è tornato dai morti.
Non è quel tipo di eroe che ha affrontato il nemico, lo ha vinto e se ne è andato, in questo caso nei cieli. E tutti noi dietro. No!
Cristo risorto è tornato dopo la morte sulla terra, alla vita che non è "altra", ma è la stessa da cui è uscito, ora glorificata. Un fatto assolutamente unico. Ed è questa vita che ha assunto. Il Paradiso quindi non sarà altro, ma sarà questa vita stessa glorificata. Come il cieco di Gerico sarà un vederci di nuovo, un vederci nuovo che da ciechi ora non vediamo.

Recita
Paola Ragni

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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