Luca 21, 5-1: "La paura della morte...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Testo del Vangelo
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Meditazione
Perdonatemi questo frame di Totò ad inizio commento. Ma chi meglio del grande comico napoletano poteva sciogliere l’imbarazzo di fronte alla morte? Perché di morte e di morti violente si parla nel Vangelo. E i discepoli a far domande stupide sul dove e sul quando. Domande scontate e di circostanza. Ma pensate davvero fossero interessati a sapere quando accadranno queste cose e quale sarà il segno? Queste sono cose che incuriosiscono, finché riguardano altri. Che se forse Gesù avesse risposto con data e ora quegli uomini sarebbero stati più tranquilli? Nessun uomo in realtà desidera conoscere il momento della sua morte. Mi viene in mente quel film abbastanza recente: "Dio esiste e vive a Bruxelles” dove ciascun uomo sulla terra viene a sapere, con un sms inviato da Dio sui cellulari, il giorno della propria morte. E' il panico!
Tutti esorcizziamo la morte. Chi sdraiato nelle poltrone dell’indifferenza e chi naufragando negli oroscopi o nella ricerca ossessionata di segni apocalittici. Ma perché evitiamo la morte? Fondamentalmente perché non abbiamo fede. Lo abbiamo già detto: la morte ci appartiene fin dalla nascita o meglio citando un film di Wim Wenders la morte è una freccia scoccata dal futuro che ci raggiunge personalmente. Vi lascio proprio con il dialogo della morte nel film "Palermo Shooting” del regista tedesco.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Al Vangelo Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Alla meditazione J.Brahms. A German Requiem, Op. 45 - I. Selig sind, die da Leid tragen University of Chicago Orchestra. Diritti Creative Commons, musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

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