X Stazione: Gesù è spogliato delle vesti



Dal Vangelo secondo Matteo 27, 33-36
Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia.

Meditazione
Donne e bambini vittime della violenza sessuale
C'è uno spogliarsi davanti all'altro che può essere tenero gesto di condivisione e di profonda sintonia, così da realizzare quel progetto iscritto nella sessualità umana per cui l'uomo e la donna sono chiamati ad essere nudi senza vergogna. Ma c'è un essere spogliati dalla violenza dell'altro, diretta o indiretta che sia, che contraddice proprio quel progetto di comunione. Perché si può essere spogliati dei propri diritti, della propria dignità, della propria libertà, del proprio spazio e delle proprie capacità, della propria serenità e della propria innocenza.
Vogliamo raccomandarti in questa pausa di riflessione, Signore, soprattutto le persone, donne specialmente, bambini e ragazzi, violentati nel corpo e quindi anche nel loro spirito (perché le due realtà sono strettamente connesse) da adulti perversi o uomini schiavi delle proprie pulsioni sessuali. Pensiamo al dramma di chi si sente invaso nella propria intimità, in qualche modo defraudato della purezza del proprio linguaggio d'amore, svuotato della serenità di affrontare un proprio futuro e della capacità di vivere nell'ottica del dono. Tu che hai sperimentato l'offesa di essere denudato dalla violenza altrui, sotto lo sguardo irrispettoso nei confronti del tempio del tuo corpo (dal momento che poi ogni violenza è sempre un atto blasfemo), dona serenità a questi fratelli e sorelle feriti per la vita, da' loro la possibilità di costruirsi un futuro, sciogli la durezza dei loro cuori spesso inariditi, votati alla vendetta, se non a perpetuare, quasi inconsciamente, questa spirale di perversione, perché chi non ha sperimentato la gratuità del dono, difficilmente sa resistere alla tentazione della logica del possesso; fa' che incontrino comunità adulte che sanno ricreare armonia nelle loro menti e persone capaci di amare con tenerezza e rispetto.
Ti affidiamo anche i loro violentatori, spesso frutto, a loro volta, di altre violenze subite o di un'incapacità di maturità affettiva della quale la nostra cultura e quindi anche noi, rimane frequentemente responsabile. Rivestili tutti della tua misericordia e del tuo Spirito e aiuta la tua Chiesa ad educare alla bellezza di quell'armonia che tu hai voluto tra la carne e lo spirito e che può evitare che un corpo possa essere considerato solo oggetto di possesso o di piacere.
 

Recita
Patrizia Sensoli, Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
Kyrie. Cantano e suonano le Sorelle clarisse di Sant'Agata Feltria

Meditazione
Don Raffaello Schiavone

 

Preghiera devozionale

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