Marco 16,15-18: "Andate...". (Commento di don Franco Mastrolonardo)



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Marco 16,15-18

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Meditazione
Oenso molti tra voi avranno riconosciuto il brano musicale del film della Disney. A me sinceramente è piaciuto tantissimo e oggi me ne servo per commentare il Vangelo. Dunque, nel film Oceania ci si ritrova su un' isola di contadini che un tempo erano grandi marinai ma per alcune vicende drammatiche hanno deciso di non affrontare più il mare e soprattutto mai più di superare il rif un confine che separa le acque più tranquille da quelle più profonde e pericolose. Cosi questi antichi e valorosi naviganti si ritirano nel loro lembo di terra sicuro, fino a quando una grande siccità li mette in seria crisi. Qui entra in scena Vaiana la giovane e intraprendente figlia del re la quale manifesta il forte desiderio di riprendere la via del mare. “Ma stiamo morendo, non possiamo andare a pescare al di là del rif?” “No, no! Non si può!" le rispondono. "Non si può superare quel confine.” “Perché?” “Non ti preoccupare, non lo devi fare!”. Ma Vaiana era testarda, coraggiosa e sognatrice e trova nella nonna, una anziana folle, una grande educatrice. Così la sprona:” Vaiana, parti perché tu puoi superare il rif”. “Perché risponde Vaiana?” “Perché sei stata scelta!”.Chi mi ha scelto? “Ti ha scelto l’oceano”. E così Vaiana quando prende consapevolezza di questa chiamata disobbedisce al padre e, alle leggi prestabilite e parte, supera il rif, vive avventure stupende, coinvolgenti e alla fine riporta il suo popolo alla vocazione di marinai.
Allora torniamo al Vangelo e alla festa di oggi. San Paolo è quel folle sognatore di cui la Chiesa nascente aveva bisogno per superare il rif imposto dalla tradizione ebraica. Paolo supera ogni limite e consegna ai primi cristiani la vocazione per cui Gesù li ha pensati: pescatori di uomini.
La Chiesa però dopo i primi tre secoli ha cominciato a ritirarsi e a gestire il suo territorio. Si è fatto sempre più forte l’idea del pastore e pian piano ha abbandonato la vocazione originaria di evangelizzatori. Ma oggi la crisi e la siccità hanno imbruttito e mal ridotto il gregge al punto di disperderlo fuori dal recinto. E noi rimaniamo purtroppo a fare i pastori di un recinto dove non c'è gregge.
Così il vangelo e la festa di oggi ci richiamano alla vocazione originaria: oggi più che mai dobbiamo tornare a fare i pescatori di uomini per far rivivere la Chiesa.

Recita
Massimo Alberici

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Martedì 25 Gennaio 2023
Festa della Conversione di San Paolo

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 22,3-16

In quei giorni, Paolo disse al popolo: «Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamalièle nell'osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come può darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno là, perché fossero puniti. Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". Io risposi: "Chi sei, o Signore?". Mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perséguiti". Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: "Che devo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "Àlzati e prosegui verso Damasco; là ti verrà detto tutto quello che è stabilito che tu faccia". E poiché non ci vedevo più, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco. Un certo Ananìa, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei là residenti, venne da me, mi si accostò e disse: "Saulo, fratello, torna a vedere!". E in quell'istante lo vidi. Egli soggiunse: "Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perché aspetti? Àlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nome"».

 
Salmo Responsoriale
Salmo 116 (117)

R. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.

Scopri qui tutti i contenuti di Pregaudio!

 

 

Il progetto del Social Gospel on PG

Il dado di Pregaudio

Scopriamo insieme la nostra nuova App: ProMessa

La festa dei santi nella liturgia

Chi sono i santi Pietro e Paolo?

Scarica la nostra App su