Marco 16, 15-20 con il commento di don Marco Casadei



Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Meditazione
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
La proclamazione del Vangelo, sigillata dal gesto della immersione battesimale equivale a quell‘immersione nell’amore, propria del dinamismo vivificante che “circola tra le persone della Trinità nell’eterno presente di Dio” (Dolto) - a questa dimensione dell’esistenza l’evangelo di Gesù con-voca l’umano tutto e non ha nulla a che fare con malcelati proselitismi o con nostalgici rinfoltimenti delle schiere cattoliche. Quale sarà, allora, il modo proprio all’evangelo del figlio dell’uomo di farsi contemporaneo alla donna e all’uomo di ogni tempo e di ogni luogo? L'Evangelo si fa stile incomparabile di stili unici e creativi (Theobald), innumerevoli come le stelle del cielo  il segreto del suo modo proprio di abitare la vita ha il sapore e il sapere della terra: della libertà dell’acqua e della fiducia del seme. Non è qualcosa, l’evangelo e il suo stile proprio, che si lasci contenere nella funzionalità di una brocca (o, esaurire nelle rassicurazioni catechistiche); spinge, piuttosto, al parto incessante di una sorgente, al partire sempre, ogni volta di un risorgere. Dis-seminazione fiduciosa, smisurata e paradossale, l’energia mite dell’evangelo: sempre ad un passo, per i benpensanti, dallo s-confinamento nella follia.

Recita
Massimo Alberici

Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale di Gabriele Fabbri

Meditazione
Don Marco Casadei

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