
Dal libro del profeta Baruc
Bar 4,5-12.27-29
Testo del brano
Coraggio, popolo mio, tu, memoria d’Israele! Siete stati venduti alle nazioni non per essere annientati, ma perché avete fatto adirare Dio siete stati consegnati ai nemici. Avete irritato il vostro creatore, sacrificando a dèmoni e non a Dio. Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno, avete afflitto anche colei che vi ha nutriti, Gerusalemme. Essa ha visto piombare su di voi l’ira divina e ha esclamato: «Ascoltate, città vicine di Sion, Dio mi ha mandato un grande dolore. Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l’Eterno ha condotto i miei figli e le mie figlie. Io li avevo nutriti con gioia e li ho lasciati andare con pianto e dolore. Nessuno goda di me nel vedermi vedova e abbandonata da molti; sono stata lasciata sola per i peccati dei miei figli, perché hanno deviato dalla legge di Dio». Coraggio, figli, gridate a Dio, poiché si ricorderà di voi colui che vi ha afflitti. Però, come pensaste di allontanarvi da Dio, così, ritornando, decuplicate lo zelo per ricercarlo; perché chi vi ha afflitto con tanti mali vi darà anche, con la vostra salvezza, una gioia perenne.
Recita
Cristian Messina
Musica di sottofondo
A.Gandhi. Frozen in Love. Licenza della raccolta audio di YouTube
Meditazione
Elena Fabbri
Meditazione
«Vi ha afflitto con tanti mali».. ma quali sono i mali con i quali il Signore ci affligge? Perché dobbiamo essere afflitti? Perché pensiamo che il Signore ci affligga? Personalmente ho ben in mente le date, le persone, i luoghi che hanno segnato la mia vita; che sono legati ad un dolore, un dolore profondo, sofferenze che chiedono risposte a domande pesanti e spesso difficili. Un giorno ho potuto ascoltare la testimonianza di Stefano Vitali, l’uomo miracolato grazie all’intercessione di Sandra Sabattini, in cui ha raccontato che il periodo più buio e difficile, è stato un periodo di grazia. È stato dono, è stato l’attimo in cui ha capito che la sofferenza è possibilità di uno sguardo nuovo. Sì, esattamente! E, come Stefano, anche io devo ringraziare per i momenti in cui mi è stato chiesto di vivere la difficoltà e la sofferenza, perché dove c’è una morte, una sconfitta, un dolore c’è sempre una rinascita. Le cose possono essere viste anche con occhi differenti: se non ci fossero state quelle cadute e quelle ripartenze non sarei qui a guardare la vita alla luce della grazia ricevuta. Tutte le “afflizioni vissute” che sì, sono state enormemente faticose, allora assumono un aspetto diverso, sono pezzi di un puzzle che si compone nei modi più inaspettati, ma tutto “disegnato” per me dal Signore.