Levitico 25,8-17 con il commento di Liliane Destailleur



Dal libro del Levitico
Lv 25,1.8-17 

Testo del brano
Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: «Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio».

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
G.Regondi. Etude no.6. Musopen.org. Diritti Creative Commons

Meditazione
Liliane Destailleur

Meditazione
«Temi il tuo Dio poiché, io sono il Signore, vostro Dio». Il Signore si rivolge a Mosè sul monte Sinai e, sempre con tanta precisione, “detta” la sua Legge. Precisamente, gli chiede di contare per arrivare ad una cifra: quarantanove anni, in quel momento dovrà richiamare tutti gli abitanti della terra (corno) e comunicargli che il cinquantesimo anno sarà di liberazione per tutta la terra, un anno di giubileo nel quale ognuno tornerà alla sua terra, alla sua famiglia, un anno dichiarato Santo durante il quale non si coltiverà, non si faranno potature, non si vendemmierà. Si nutriranno solo della raccolta cresciuta spontaneamente nei campi. Anche in caso di trattative commerciali e nei rapporti con il prossimo, Dio consiglia di non fare torto al fratello. Ritiene giusto di avere un occhio, senza oppressione e senza affanno, quando richiedono dei rimborsi per un acquisto, in funzione delle loro possibilità, che in quell’epoca si traduceva nella quantità di raccolta ottenuta e in base agli anni di lavoro. Riflettendo dopo queste righe, mi chiedo: anche oggi, nel periodo in cui viviamo, è proprio cosi? A me sembra esattamente il contrario: non c’è molto riguardo per le persone che sono nella necessità, anzi, tutti i problemi nel mondo del lavoro ne sono una testimonianza.. meno male che molti fratelli e molti genitori vengono in aiuto benevolmente. D’altra parte esiste la carità, ma non basta. Bisognerebbe cambiare completamente orientamento, obiettivo, strada.. bella sfida! Ci vuole l’aiuto del Signore nostro Dio, solo Lui tutto può, se lo desideriamo veramente.

Scarica la nostra App su