Giovanni 3,7-15: "Lo Spirito Santo, Maestro d'armonia" (Commento di Papa Francesco)



Letture del giorno
Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli 4,32-37

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.


Salmo Responsoriale
Dal Salmo 92 (93)

R. Il Signore regna, si riveste di maestà.
Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza. R.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall'eternità tu sei. R.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore. R.

Vangelo
Dal Vangelo secondo Giovanni 3,7-15

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Meditazione
Papa Francesco
Omelia a Santa Marta del 21 Aprile 2020. Martedì della II settimana di Pasqua

Musica di sottofondo
Gabriele Fabbri

Omelia
«Nascere dall’alto» (Gv 3,7) è nascere con la forza dello Spirito Santo. Noi non possiamo prendere lo Spirito Santo per noi; soltanto, possiamo lasciare che Lui ci trasformi. E la nostra docilità apre la porta allo Spirito Santo: è Lui che fa il cambiamento, la trasformazione, questa rinascita dall’alto. È la promessa di Gesù di inviare lo Spirito Santo (cfr At 1,8). Lo Spirito Santo è capace di fare delle meraviglie, cose che noi neppure possiamo pensare.

Un esempio è questa prima comunità cristiana, che non è una fantasia, questo che ci dicono qui: è un modello, dove si può arrivare quando c’è la docilità e si lascia entrare lo Spirito Santo e ci trasforma. Una comunità – diciamo così – “ideale”. È vero che subito dopo di questo incominceranno dei problemi, ma il Signore ci fa vedere fino a dove potremmo arrivare se noi siamo aperti allo Spirito Santo, se siamo docili. In questa comunità c’è l’armonia (cfr At 4,32-37). Lo Spirito Santo è il maestro dell’armonia, è capace di farla e l’ha fatta qui. La deve fare nel nostro cuore, deve cambiare tante cose di noi, ma fare l’armonia: perché Lui stesso è l’armonia. Anche l’armonia fra il Padre e il Figlio: è l’amore di armonia, Lui. E Lui, con l’armonia, crea queste cose come questa comunità così armonica. Ma poi, la storia ci dice – lo stesso Libro degli Atti degli Apostoli – di tanti problemi nella comunità. Questo è un modello: il Signore ha permesso questo modello di una comunità quasi “celeste”, per farci vedere dove dovremmo arrivare.

Ma poi incominciarono le divisioni, nella comunità. L’apostolo Giacomo, nel secondo capitolo della sua Lettera, dice: “Che la vostra fede «sia immune di favoritismi personali»” (Gc 2,1): perché c’erano! “Non fate discriminazioni”: gli apostoli devono uscire ad ammonire. E Paolo, nella prima Lettera ai Corinzi, nel capitolo 11, si lamenta: “Ho sentito che ci sono divisioni tra voi” (cfr 1Cor 11,18): incominciano le divisioni interne nelle comunità. A questo “ideale” si deve arrivare, ma non è facile: ci sono tante cose che dividono una comunità, sia una comunità cristiana parrocchiale o diocesana o presbiterale o di religiosi o religiose … tante cose entrano per dividere la comunità.

Vedendo quali sono le cose che hanno diviso le prime comunità cristiane, io ne trovo tre: prima, i soldi. Quando l’apostolo Giacomo dice questo, di non avere favoritismi personali, dà un esempio perché “se nella vostra chiesa, nella vostra assemblea entra uno con l’anello d’oro, subito lo portate avanti, e il povero lo lasciate da parte” (cfr Gc 2,2). I soldi. Lo stesso Paolo dice lo stesso: “I ricchi portano da mangiare e mangiano, loro, e i poveri, in piedi” (cfr 1Cor 11,20-22), li lasciamo lì come a dire loro: «Arrangiati come puoi»”. I soldi dividono, l’amore dei soldi divide la comunità, divide la Chiesa.

Tante volte, nella storia della Chiesa, dove ci sono deviazioni dottrinali – non sempre, però tante volte – dietro ci sono dei soldi: i soldi del potere, sia potere politico, sia soldi in contanti, ma sono soldi. I soldi dividono la comunità. Per questo, la povertà è la madre della comunità, la povertà è il muro che custodisce la comunità. I soldi dividono, l’interesse personale. Anche nelle famiglie: quante famiglie sono finite divise per un’eredità? Quante famiglie? E non si parlarono più … Quante famiglie … Un’eredità … Dividono: i soldi dividono.

Un’altra cosa che divide una comunità è la vanità, quella voglia di sentirsi migliore degli altri. “Ti ringrazio, Signore, perché io non sono come gli altri” (cfr Lc 18,11), la preghiera del fariseo. La vanità, sentirmi che … E anche la vanità nel farmi vedere, la vanità nelle abitudini, nel vestirsi: quante volte – non sempre ma quante volte – la celebrazione di un sacramento è un esempio di vanità, chi va con i vestiti migliori, chi fa quello e l’altro … La vanità … per la festa più grande … Anche lì entra la vanità. E la vanità divide. Perché la vanità ti porta a fare il pavone e dove c’è il pavone, c’è divisione, sempre.

Una terza cosa che divide una comunità è il chiacchiericcio: non è la prima volta che lo dico, ma è la realtà. E’ la realtà. Quella cosa che il diavolo mette in noi, come un bisogno di sparlare degli altri. “Ma che buona persona è quella …” – “Sì, sì, ma però …”: subito il “ma”: quello è una pietra per squalificare l’altro e subito qualche cosa che ho sentito la dico e così l’altro lo abbasso un po’.

Ma lo Spirito viene sempre con la sua forza per salvarci da questa mondanità dei soldi, della vanità e del chiacchiericcio, perché lo Spirito non è il mondo: è contro il mondo. È capace di fare questi miracoli, queste grandi cose.

Chiediamo al Signore questa docilità allo Spirito perché Lui ci trasformi e trasformi le nostre comunità, le nostre comunità parrocchiali, diocesane, religiose: le trasformi, per andare sempre avanti nell’armonia che Gesù vuole per la comunità cristiana.

Vangelo di Giovanni: Introduzione Giovanni 10,27-30: "Una vocazione per tutti...". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 20,19-31: "Tommaso, l'incredulo....". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 10,11-18: "Il Pastore carico di Bellezza..". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 15,1-8: "Siamo tralci!" (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 15,9-17: "Il cuore del vangelo". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 15,26-27; 16,12-15: "Il vento della Pentecoste". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 6,1-15: "Lo sguardo di Gesù". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 20,1-9: "La profezia di un nuovo inizio". (Commento di don Giacomo Pavanello) Giovanni 6,60-69: "Nella crisi, rimanere fedeli". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 10,22-30: "Rigidità, ricchezze, accidia, clericalismo...". (Omelia di Papa Francesco) Giovanni 13,16-20: "Noi siamo il santo popolo di Dio". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 14,7-14. "La gelosia distrugge" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 15,9-17: "Giornata di preghiera..." (Commento di Papa Francesco) Giovanni 15,12-17: "Gratuità e rigidità". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 15,18-21: "Lo spirito del mondo". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 15,1-8: "Un rimanere reciproco, intimo e fecondo". (Commento di Papa Francesco Giovanni 14,27-31a: "La pace: come la dà Gesù e come la dà il mondo" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 15,26-16,4: "Il Signore ha visitato il suo popolo" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 21,1-14: "Familiarità con il Signore". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 3,1-8: "Nascere dallo Spirito" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 3,7-15: "Lo Spirito Santo, Maestro d'armonia" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 6,22-29: "La freschezza della prima chiamata". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 6,30-35:"Piccoli linciaggi quotidiani". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 6,44-51: "Testimonianza e preghiera" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 10,11-18: "Gesù, pastore di tutti!" (Commento di Papa Francesco) Giovanni 12,44-50: "Gesù porta la Luce". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 14,1-6: "Gesù consola in vicinanza". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 14,21-26. "Lo Spirito Santo, dono di Dio". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 3,16-21: "Io cammino nella luce o nelle tenebre?" (Commento di Pan Francesco) Giovanni 1, 1-18: "La Parola si fa carne". (Commento di Sabino Chialà) Giovanni 1, 19-28: "La voce e la Parola". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 1,29-34: "Il gregario...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 1, 43-51 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 1,45-51: "Natanaele...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 1, 47-51: "...vedrete gli angeli di Dio..." (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 2, 13-22: "Cristo, il nostro edificio spirituale...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 3, 1-8 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 3, 31-36 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 3, 7-15 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 3, 16-21: "La Luce e le tenebre...". (Commento di don Davide Arcangeli) Giovanni 3, 16-21: "Nicodemo...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 4, 5-42: "Acqua viva...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 5, 1-16: "Vuoi guarire?". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 5, 17-30: "Generato, non creato...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 5, 31-47 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 6, 1-15: "Un Nutrimento che sazia...". (Commento di don Davide Arcangeli) Giovanni 6, 1-15: "Il segno del Pane...". (Commento di don Marco Casadei) Giovanni 6,22-29. Omelia di Papa Francesco Giovanni 6, 22-29 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 6, 30-35 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 6, 30-35 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 6, 35-40 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 6, 44-51 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 6, 44-51 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 6, 51-58 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 6, 52-59 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 6, 52-59 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 6, 60-69 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 6, 60-69 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 7,1-2.10.25-30 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 7, 40-53: "La legge e l'inganno...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 10, 1-10 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 10, 22-30 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 10, 22-30 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 11, 1-45: "Lazzaro...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 11,19-27: "La Risurrezione di Marta". (Commento di Padre Silvano Fausti) Giovanni 13, 16-20 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 13, 16-20 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 14, 1-6 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 14, 7-14 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 14, 7-14 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 14, 15-16.23-26 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 14, 21-26 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 15, 1-8: "Agganciati a Gesù...". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 15, 1-8 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 15, 1-8 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 15,9-11: "E gioia sia!". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 15, 9-17: “Dio è Amore...”. (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 15, 9-17 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 15, 9-17 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 15, 18-21 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 15, 18-21 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 15, 18-21 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 15, 26-16,4 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 16, 5-11 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 16, 12-15 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 16, 12-15 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 16, 16-20 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 16, 20-23 con il commento di don Davide Arcangeli Giovanni 16, 20-23 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 16, 23-28 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 17, 1-11 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 17, 11-19 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 17, 20-26 con il commento di don Marco Casadei Giovanni 18,33-37: "Un Re non di questo mondo...". (Commento di Papa Francesco) Giovanni 18,33-37 con il commento di Paolo Curtaz Giovanni 19, 25-34 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 20, 1-9 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 20, 1-9: "L'incontro con il Risorto". (Omelia di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 20, 11-18: "Chiamata per nome". (Commento di padre Silvano Fausti) Giovanni 20, 24-29 con il commento di don Franco Mastrolonardo Giovanni 21, 1-14: "E' il Signore!". (Commento di don Franco Mastrolonardo) Giovanni 21, 1-14:"Il quinto Vangelo". (Commento di padre Silvano Fausti) Giovanni 21, 15-19 con il commento di don Marco Casadei

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