Proverbi 21,1-6.10-13 con il commento di Barbara Argnani



Dal libro dei Proverbi
Pr 21,1-6.10-13 

Testo del brano
Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole. Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta, ma chi scruta i cuori è il Signore. Praticare la giustizia e l’equità per il Signore vale più di un sacrificio. Occhi alteri e cuore superbo, lucerna dei malvagi è il peccato. I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto, ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza. Accumulare tesori a forza di menzogne è futilità effimera di chi cerca la morte. L’anima del malvagio desidera fare il male, ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio; egli acquista scienza quando il saggio viene istruito. Il giusto osserva la casa del malvagio e precipita i malvagi nella sventura. Chi chiude l’orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta.

 

 

Recita
Cristian Messina

Musica di sottofondo
Aakash Gandhi. Lifting dreams. Diritti Creative Commons

Meditazione
Barbara Argnani

Meditazione
Il testo di oggi mi fa pensare ai missionari che si trovano in mezzo a popoli ostili a portare il Vangelo, e penso che queste parole diano coraggio: è il Signore che governa e dirige il cuore del re dove egli vuole. Non pensiamo di percorrere la via diritta perché pratichiamo “sacrifici”, al Signore interessa la sincerità del nostro cuore. Viviamo il nostro essere cristiani ogni giorno ed in ogni situazione, essere cristiani a singhiozzo non porta che miseria. Il cuore del corrotto desidera solo il male, ma non ha scuse sul suo operato. Il cuore del giusto impara dall’insegnamento ricevuto. L’ultimo versetto di questo testo mi riporta alla mente il brano di Luca (16,19-31), del ricco che non si curava del povero Lazzaro che elemosinava davanti alla sua porta. Dopo la sua morte chiese di essere ristorato, ma la sua richiesta non ricevette risposta.

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