La Parola di Dio che combatte la lussuria (Ascolto "pneumaterapeutico" con sottofondo di Mozart)



Testo delle preghiere
Secondo libro di Samuele 11, 2-5
Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dall'alto di quella terrazza egli vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto. Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa.
Ma ciò che Davide aveva fatto era male agli occhi del Signore.

Salmo 118,9-10
Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Custodendo le tue parole.
Con tutto il cuore ti cerco:
non farmi deviare dai tuoi precetti.

Proverbi 6,25-29
Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non ti lasciar prendere dai suoi sguardi;
poiché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane,
e la donna adultera va a caccia di un anima preziosa.
Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi le vesti
o camminare sulla brace
senza scottarsi i piedi?

Siracide 23,4-6
Signore, padre e Dio della mia vita,
non mettermi in balìa di sguardi sfrontati
e allontana da me la concupiscenza.
Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me;
a desideri vergognosi non mi abbandonare.

Prima lettera ai Corinzi 6,19-20
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Prima lettera ai Tessalonicesi 4,3-5
Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine.

Lettera di Giacomo 1,14-15
Ciascuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.

Prima lettera di Pietro 2,11
Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all'anima.

Prima lettera di Giovanni 2,17
Il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

Vangelo di Matteo 5, 8
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.

 

 

Recita
Caterina Busca

Musica di sottofondo
W.A.Mozart. Sonata for Piano Four-Hands in C, K. 521. Andante. Suona Simone Renzi. Diritti Creative Commons, musopen.org

 

La Parola che combatte la lussuria
Se hai preso consapevolezza di avere delle fragilità rispetto a questo pensiero malvagio allora premunisciti ascoltando ogni giorno questa preghiera. Dio ci dà uno spazio di combattimento spirituale che ci evita di cadere nel buio del vizio conclamato. Altrimenti di lì è veramente difficile rialzarsi se non con un cammino lento di terapia psicologica e spirituale. In realtà non sappiamo quando il desiderio sprofonda nella passione. Ma il recitare la Parola di Dio che confuta la lussuria ci darà modo di fare chiarezza sui momenti in cui la passione ci attacca. E sarà un vero combattimento spirituale.

Ma cos’è la lussuria?
Il termine deriva dal latino luxuria «rigoglio, eccesso, lascivia, sfrenatezza», derivato di luxus -us «lusso»
La lussuria è il disordinato desiderio del piacere sessuale fine a sé stesso, indipendentemente dall'amore per l’altro.
La persona lussuriosa ha un egoistico amore di sé che la porta all'indifferenza o negazione dell'amore altrui: persegue infatti il piacere sessuale a ogni costo, indifferentemente dal male recato agli altri.
La lussuria è anche accecamento della mente e turbamento della volontà. Si compie un abbandono volontario ai piaceri del sesso che per l'eccessivo desiderio carnale porta il lussurioso e la lussuriosa all'incapacità di controllare le proprie passioni. Si diventa quindi schiavi delle proprie pulsioni sessuali giustificando a sé stessi ogni ricerca e modo di soddisfare i piaceri della carne.
Su un livello più generale, la lussuria svaluta l'eterna attrazione tra uomo e donna, riducendo la persona a un oggetto per la gratificazione sessuale e a volte a una ricchezza personale.
Nel Cristianesimo, il desiderio sessuale non è malvagio di per sé poiché rientra nell'Ordine divino, tuttavia quando tale desiderio viene separato dall'amore di Dio e unito soltanto all'amore di sé, diventa lussuria, peccato e vizio.

La lussuria nel Libro Antirretikon di Evagrio Pontico
La temperanza genera l'assennatezza, mentre la gola è madre della sfrenatezza; l'olio alimenta il lume della lucerna e la frequentazione delle donne attizza la fiaccola del piacere. La violenza dei flutti infuria contro il mercantile mal zavorrato come il pensiero della lussuria sulla mente intemperante.
La lussuria accoglierà come alleata la sazietà, la congederà, starà con gli avversari e combatterà alla fine con i nemici.
Rimane invulnerabile alle frecce nemiche colui che ama la tranquillità, chi invece si mescola alla folla riceve in continuazione percosse.
Vedere una femmina è come un dardo velenoso, ferisce l'anima, vi intrude il tossico e quanto più perdura, tanto più alligna la sepsi. Chi intende difendersi da queste frecce sta lontano dalle affollate riunioni pubbliche e non gironzola a bocca aperta nei giorni di festa; È infatti assai meglio starsene a casa passando il tempo a pregare piuttosto che compiere l'opera del nemico credendo di onorare le feste. Evita la dimestichezza con le donne se desideri essere saggio e non dar loro la libertà di parlare e neppure fiducia.
Infatti all'inizio hanno o simulano una certa cautela, ma in seguito osano di tutto spudoratamente: al primo abboccamento tengono gli occhi bassi, pigolano dolcemente, piangono commosse, l'atteggiamento È grave, sospirano con amarezza, pongono domande sulla castità e ascoltano attentamente; le vedi una seconda volta e alzano un poco il capo; la terza volta si avvicinano senza troppo pudore; hai sorriso e quelle si sono messe a ridere sguaiatamente; in seguito si fanno belle e ti si mostrano con ostentazione, cambia il loro sguardo annunciando l'ardenza, sollevano le sopracciglia e ruotano gli occhi, denudano il collo e abbandonano l'intero corpo al languore, pronunciano frasi ammollite nella passione e ti sfoggiano una voce fascinosa ad udirsi finché non espugnano completamente l'anima. Accade che questi ami ti adeschino alla morte e queste reti intrecciate ti trascinino alla perdizione; e dunque non farti neppure ingannare da quelle che si servono di discorsi ammodo: in costoro infatti si occulta il maligno veleno dei serpenti.

Accostati al fuoco ardente piuttosto che ad una giovane donna, soprattutto se sei giovane anche tu: quando infatti ti avvicini alla fiamma e senti un bel bruciore, ti puoi allontanare rapidamente, mentre quando sei lusingato dalle ciarle femminili, difficilmente riesci a darti alla fuga.
L'erba cresce quand'è vicina all'acqua, come germina l'intemperanza bazzicando le femmine. Colui che si riempie il ventre e fa professione di saggezza è simile a chi afferma di frenare la forza del fuoco nella paglia. Come infatti è impossibile contrastare il mutevole guizzare del fuoco nella paglia, così è impossibile colmare nella sazietà l'impeto infiammato dell'intemperanza. Una colonna poggia sulla base e la passione della lussuria ha le fondamenta nella sazietà. La nave preda delle tempeste si affretta a raggiungere il porto e l'anima del saggio cerca la solitudine: l'una fugge le minacciose onde del mare, l'altra le forme femminili che portano dolore e rovina. Una fattezza abbellita di donna affonda più di un maroso: ma l'uno ti dà la possibilità di nuotare se vuoi salva la vita, invece la bellezza muliebre, dopo l'inganno, ti persuade a disprezzare financo la vita stessa. Il rovo solitario si sottrae intatto alla fiamma e il saggio che sa tenersi lontano dalle donne non si accende d'intemperanza: come infatti il ricordo del fuoco non brucia la mente, così neppure la passione ha vigore se manca la materia.

Se avrai pietà per il nemico esso ti sarà nemico, e se farai grazia alla passione essa ti si ribellerà contro. La vista delle donne eccita l'intemperante, mentre spinge il saggio a glorificare Dio; se in mezzo alle donne la passione sta tranquilla non prestare fede a chi ti annuncia che hai raggiunto l'apatheia. E infatti il cane scodinzola quando è lasciato in mezzo alla folla, mentre, quando se ne allontana, mostra la propria malvagità.
Solo quando il ricordo della donna affiorerà in te privo di passione, allora ritieniti giunto ai confini della saggezza. Quando invece la sua immagine ti spinge a vederla e i suoi strali accerchiano la tua anima, allora ritieniti fuori dalla virtù. Ma non devi perdurare così in tali pensieri né la tua mente deve per molto familiarizzare con le forme femminili, la passione è infatti recidiva e ha accanto il pericolo.
Come infatti accade che un'appropriata fusione purifichi l'argento, ma, se prolungata, facilmente lo distrugga, così una insistente fantasia di donne distrugge la saggezza acquisita: non avere infatti familiarità a lungo con un volto immaginato affinché non ti si appicchino le fiamme del piacere e non bruci l'alone che circonda la tua anima: come infatti la scintilla, rimanendo in mezzo alla paglia, sprigiona le fiamme, così il ricordo della donna, persistendo, incendia il desiderio.

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