Testo della catechesi
Il 2 Novembre si ricordano tutti di defunti. Ma da quando? E perchè si è scelto di mettere la prima data successiva a quella dei santi?
Proviamo a capirci qualcosa.
Intanto dobbiamo dire che le due celebrazioni hanno un rilievo liturgico differente. La prima è una Solennità, mentre la seconda è una Commemorazione. Pertanto che la festa dei santi preceda anche cronologicamente quellla dei defunti ci sta.
Ma ovviamente non risolve il problema della vicinanza delle date.
Per chiarire dobbiamo andare ai primi secoli del cristianesimo dove ancora non esistevano nessuna delle due feste, ma la connessione tra santi e defunti era già dichiarata. Chi erano i santi nelle prime comuntià cristiane? Erano tutti i battezzati. Ma c'erano dei santi più santi degli altri che avevano vissuto in maniera eroica la loro santità ed erano i martiri. Ecco i martiri erano gli esempi da seguire, ma non solo. Diventavano da subito gli amici a cui chiedere intercessioni e preghiere.
Quando un martire saliva in cielo, e normalmente moriva sotto persecuzione violenta, subito si recuperava il corpo o quel che ne rimaneva e intorno ad esso nasceva il culto. Si andava nei pressi della sepoltura e si cercava un contatto con quel corpo, quello che poi sarebbe diventato in seguito il culto delle reliquie. Se il martire era in una bara facilmente si segnava con graffiti dove si chiedevano preghiere, o addirittura si cercavano delle fessure per infilare cordicine che andassero a toccare i resti del santo. Insomma non inventano nulla quelli che strofinano fazzoletti a Lourdes o nei luoghi santi. E' così da sempre.
E comunque teologicamente rimane corretta la questione del chiedere intercessioni ai santi,perchè loro essendo nostri amici ed essendo nell'unico Corpo mistico di Cristo ed essendo vicini a Dio, possono mettere una parola per noi.
E sopratutto per i nostri defunti.
Così nel primo Medioevo si corre nei monasteri per affidare ai monaci, considerati di una qualità superiore di santità, i propri defunti. I cimiteri stessi vengono posti vicino alla santità delle chiese, tutti intorno alle chiese.
Insomma nel primo millennio questo connubio defunti e santità è più vivo che mai.
Ovviamente nessuno ancora aveva messo mano ad un giorno per commemorare tutti i defunti, perché prioritaria ovviamente era la santità, la festa dei santi che era già ufficiale dal IV secolo, nel giorno appunto del 1.Novembre. E novembre stesso diventava nell'Anno liturgico il mese della Comunione dei Santi.
Ora cosa succede?
Com’è facile capire, i monasteri sono invasi da intenzioni di preghiera per i propri defunti e presto vennero a mancare le pergamene necessarie a ricordare tutti i defunti, ed era difficile, veramente complicato, scegliere chi fosse meritevole di ricordo. Leggo e scopro che il Liber memorialis del monastero femminile di Remiremont in Lorena, conta 71 carte e 11.500 nomi da celebrare, scritti a partire dalla metà del IX secolo e aggiornati fino al XII da 58 mani diverse.
A questo punto si manifestò la geniale inventiva dei monaci di Cluny. Intorno al 1030 l’abate Odilone fissò una nuova celebrazione liturgica universale, stabilendo per il 2 novembre di ogni anno la commemorazione di tutti i fedeli defunti, senza distinzione di rango.
Adesso ci è chiaro perchè il 2 novembre. Perchè da sempre si è chiesto ai santi (ai martiri) e ai santi in generale, di pregare per i propri cari. Ora, visto che il 1 Novembre è la festa dei santi è venuto naturale passare al 2 di Novembre. Peccato che il mese di novembre da mese della Comunione dei Santi è diventato il mese dei morti. E dai defunti per cui pregare, si è passati poi ai morti di Halloween. insomma il tutto si è depotenziato. Forse questa Commemorazione va rimessa in secondo ordine per rafforzare ed esaltare nuovamente quella principale che è la Festa dei Santi.
Catechesi
Don Franco Mastrolonardo
Musica di sottofondo
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