
Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Luca 12,49-53
Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Meditazione
Gesù sta preparando qualcosa di grandioso. Il battesimo con il quale sarà battezzato è il Mistero pasquale, mistero di morte e di Resurrezione. Il fuoco che accenderà sarà quello dello Spirito Santo e verrà appiccato nel cuore dei credenti. "Se sarete quello che dovete essere, metterete il fuoco in tutto il mondo" diceva santa Caterina da Siena. Gesù sta preparando il grande Big Bang spirituale della Vita Nuova.
Ma questo non sarà esente da un atto violento. Tutto passerà da una divisione, o meglio da una separazione.: questo è il termine più adatto. Ma non è stato così l’atto creativo? Si legge nella Genesi che, quando Dio crea il mondo, separa le cose. Separa la luce dalle tenebre. Separa le acque che sono sopra il firmamento dalle acque che sono sotto il firmamento. Fa emergere la terra dal mare (quindi la separa). Poi si dice che ogni specie vegetale fa il seme secondo la sua specie. Quindi è tutto distinto, tutto separato. La divisione in questo senso è necessaria. Ed è violenta.
Leggevo nel diario di Anna Masi, una carissima amica morta alcuni anni fa in un incidente stradale, dopo aver fatto una scelta di consacrazione a Dio.
Così scriveva quando dovette lasciare sua sorella:
“Ti accorgi delle cose belle che hai tra le mani quando stanno finendo. Mi sto accorgendo di quanto pur non sapendolo sono attaccata a Maria, mia unica sorellina. Devo essere capace di lasciarla andare e questo è un aspetto di povertà, penso. Vivere con serenità i distacchi non è facile…ma forse devo crescere. Bisogna vivere i passaggi della vita con la loro fatica perché poi nasca qualcosa di nuovo, avendo fiducia che sarà migliore. Come una madre quando sta per dare alla luce un figlio: non vorrebbe vivere il passaggio del parto, sicuramente perché è doloroso, ma anche perché il figlio si separerà da lei. Ma perché questo figlio sia figlio, bisogna che lei viva questi passaggi che, anche se dolorosi e faticosi, la porteranno ad una gioia più grande. Così è nella nostra vita".
È la logica della vita. La divisione non è pacifica, è generatrice di vita. Cristo se ci chiede di smettere di essere bruco è perché vuole tirare fuori da noi la farfalla e non perché vuole vederci morti. Ma noi a volte difendiamo quel bruco ad oltranza fino a trasformarlo davvero nella tomba della farfalla.
La divisione è anche necessaria per la comunione. La creazione, ricordiamocelo, è uscita dalla confusione. Perché Dio distingue e separa. Per far esistere qualcosa lo deve separare dall’altro. Se sappiamo che esiste il buio, è perchè esiste la luce. Un foglio di carta per esistere deve essere distinto da un altro foglio. Vuol dire che l’uomo per esistere, deve accettare che gli altri siano diversi da sé.
Se io tendo a fondermi con l'altro, non esisto più, perché sono nell’altro e l’altro è in me. Perchè io e l’altro possiamo esistere, e si possa entrare in dialogo e in comunione, bisogna necessariamente che siamo separati, diversi, e che questa diversità venga poi accettata e riconosciuta. Altrimenti è un annullamento, un plagio, una non esistenza. Questo è vero anche nei rapporti familiari e genitoriale, come sottolinea Gesù. Un figlio perchè esista deve separarsi dai genitori e la madre e il padre dovranno accettare e anche, a volte, provocare questo distacco. La vita nuova in Cristo nasce quando il fuoco dello Spirito brucia in noi l'uomo vecchio, permettendo all'anima di sganciarsi e volare in alto.
Recita
Tiziana Sensoli
Musica di sottofondo
Arrangiamento musicale con chitarra di Gabriele Fabbri
Meditazione
Don Franco Mastrolonardo
Letture di Giovedì 23 Ottobre 2025
XXIX settimana del Tempo Ordinario
Prima Lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 6,19-23
Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 1
R. Beato l’uomo che confida nel Signore.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.
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