Giovanni 6,35-40 commento di



Parola del Signore
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,35-40

Testo del Vangelo
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Meditazione
Mi piace pensare ad un Gesù che viene sulla terra per rastrellare e raccogliere la nostra umanità dispersa, come fa la donna nel Vangelo, che spazza la sua casa per ritrovare la dramma perduta. O anche come quei tipi che vanno a sgomberare le cantine, per portare via tutto ciò che altrimenti finirebbe nel dimenticatoio di una brutta stanza buia. Nulla deve andare perduto di ciò che il Padre gli ha consegnato: questa è la consegna che ha avuto Gesù. Ma di cosa stiamo parlando? Chi è oggetto di questa premura del Padre? Siamo noi, la nostra umanità. E Gesù non si dimentica di niente e di nessuno. Va a raschiare perfino i bassifondi degli inferi, affinchè nulla resti dimenticato e nulla abbandonato, così come cita Isaia 62 "Nessuno più ti chiamerà Abbandonata, né la tua terra sarà più detta devastata". In realtà questa operazione di recupero crediti parte con il Battesimo, parlo di "recupero crediti" perché Dio fa con noi come con Abramo: gli accreditò la fede come giustizia.
E la fede nasce col Battesimo, da quel giorno ogni cosa è stata consegnata al Figlio e tutta la nostra storia e tutta la nostra vita gli appartiene. Gesù viene a riprendersi ciò che è suo e ciò che è del Padre. E tutto questo viene a nostro vantaggio, poiché dagli scantinati bui della vita terrena passiamo ai piani alti del cielo. E anche se noi oggi vediamo scorrere spesso tristemente la scena di questo mondo, come scrive san Paolo, la verità è che siamo già destinati al Paradiso. Questa è infatti la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Gesù viene per risuscitare ogni parte di noi, della nostra vita, della nostra storia, di un' unica ed indimenticabile storia, vissuta nelle radici della terra e chiamata a germogliare nei rami fioriti del cielo.

Recita
Sabrina Boschetti

Musica di sottofondo
P.H.Erlebach. Halleluja. Performer Michel Rondeau. Diritti Creative Commons. musopen.org

Meditazione
Don Franco Mastrolonardo

Letture di Mercoledì 7 Maggio 2025
III settimana di Pasqua

Prima Lettura
Dagli Atti degli Apostoli
At 8,1b-8
 
In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samarìa.
 
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Sàulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.
Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
 
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 65 (66)

R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!». R.
 
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R.
 
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza dòmina in eterno. R.

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